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Decreto Agosto: il governo favorisce il Mezzogiorno e dimentica le Marche

Marchetti (Lega): “la decontribuzione del 30% prerogativa esclusiva delle aziende che operano nel sud Italia”

11 agosto 2020 – «Con il Decreto Agosto il governo ha diviso l’Italia e dimenticato le Marche», ha dichiarato il commissario della Lega, l’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti . «Le Marche – ha ricordato – rientrano tra le regioni più colpite, anche sul versante economico, dalla pandemia da Covid-19, e non meritano di essere marginalizzate dall’esecutivo. È inaccettabile – ha proseguito il Commissario della Lega – che la decontribuzione del 30% sia prerogativa esclusiva delle aziende che operano nel sud Italia».

L’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega 

Le Marche sono un territorio che vive di industria e gli imprenditori locali: «hanno diritto di accedere agli stessi sussidi predisposti per il Mezzogiorno. La scellerata decisione di questo governo ne evidenzia ancora una volta l’irresponsabilità: favorire una zona del Paese significa inevitabilmente danneggiarne un’altra. Con le misure messe in campo – la previsione del commissario – le Marche verrano gravemente penalizzate, e molti imprenditori, per avere ancora una speranza di futuro, si sentiranno costretti a delocalizzare le loro attività in zone più vantaggiose. Questo non possiamo permetterlo».

Il suo concetto è semplice e lineare: «l’Italia deve rialzarsi, tutta Italia, nessuno può essere lasciato indietro. Il territorio delle Marche ha un potenziale incredibile, ci sono aziende che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale e mondiale, come quelle del settore calzaturiero, e dobbiamo garantire agli imprenditori marchigiani di poter lavorare nella loro terra».

In conclusione, l’Onorevole Marchetti punta il dito verso la gestione della Regione Marche degli ultimi decenni: «Il Partito Democratico, rovinosamente alla guida di questa regione, ne ha decretato il progressivo isolamento, non solo sul versante economico ma anche infrastrutturale e tecnologico. Le imprese sono il motore economico delle Marche, e noi daremo battaglia a ogni livello istituzionale affinché nessuno tenti di spegnerlo».

 

redazionale

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