Castelfidardo, 3 agosto 2018 – Esasperato dal prolungato impasse dell’Amministrazione nei confronti del mancato intervento, ad oggi, per il ripristino della viabilità in Via Sanzio, un cittadino – a nome dei residenti in zona Figuretta – scrive al giornale per denunciarne l’immobilismo e l’assenza totale d’informazione.
I fatti. A seguito delle copiose piogge d’inizio anno, il 5 marzo u.s. uno smottamento del terreno produsse il crollo di un tratto di Via Sanzio. Nell’immediato, il tratto venne chiuso alla viabilità. E, da allora, non si è fatto più nulla.

«Nonostante ripetuti solleciti al Comune da parte dei residenti – spiega Sebastian Curti – da allora nessuno si è preoccupato di tenere aggiornate le decine di famiglie che lì risiedono sulle tempistiche di un possibile ripristino della via. Ad oggi, non sappiamo nulla».
Sono passati cinque mesi da quello smottamento, e il mancato intervento ha indotto Curti a rendere pubblico il fatto: «Ci sono state varie perizie dei tecnici, ma non è stato fatto nessun tipo d’intervento, se non la posa di un telo per evitare altre infiltrazioni d’acqua. Tutto qui. Ci aspettavamo almeno una convocazione dei residenti da parte della Giunta per informarci. Invece, il silenzio totale, anche da parte del comitato di quartiere».

Va sottolineato che il signor Sebastian ha provato varie volte a sollecitare un intervento sulla via attraverso le pagine dei social, ma senza nessun esito. A pagare un prezzo per questo immobilismo dell’Amministrazione sono anche i figli dei residenti costretti, durante l’anno scolastico, a prendere lo scuolabus nei punti di raccolta lontani dalla propria abitazione.
«Dovranno subire gli stessi disagi anche il prossimo anno scolastico? – si domanda Curti – Ho letto che la copertura economica c’è, perché allora non si dà inizio ai lavori con urgenza, come in altre circostanze?»
La preoccupazione dei residenti di Via Sanzio, giusto per usare un eufemismo, è forte. Siamo ad inizio agosto e nulla fa pensare ad un intervento nel breve termine.
«Mi risulta – conclude Curti – che solitamente questo tipo di bonifica va fatto sfruttando il bel tempo. Ma vedendo che ad inizio agosto del cantiere non c’è neppure l’ombra, mi viene da pensare che i lavori non siano in calendario neppure per settembre. Noi residenti auspichiamo che il tutto si risolva prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ma se neppure per settembre ciò dovesse accadere (in pratica a sette mesi dall’evento), allora qui c’è qualcosa che non va proprio. Auspico, dopo questo articolo, che qualcuno si degni d’informarci. Non credete che ne abbiamo almeno il diritto?»
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