Castelfidardo, 25 giugno 2021 – «Da 700 a 4.000 euro per le piccole attività commerciali e artigianali che non avevano ancora ricevuto sostegni dal Comune: un impegno che ci eravamo presi, un segnale doveroso verso chi ha pagato più di ogni altro gli effetti dell’emergenza economica e sanitaria».
Così, il sindaco Roberto Ascani annuncia la nuova tranche di ristori deliberati dalla Giunta che ha destinato complessivi 115 mila euro da erogarsi sotto forma di contributi a fondo perduto ad attività economiche. Le domande vanno presentate entro il 16 luglio esclusivamente mediante la procedura telematica predisposta sul portale Suap al seguente indirizzo:
https://servizi.comune.castelfidardo.an.it/suap/?page_id=438

Possono fruire di questa opportunità esercizi di vicinato e medie strutture (ambulanti residenti in città di generi non alimentari con posteggi fissi nei mercati, servizi alla persona (acconciatori/estetiste), agenzie di viaggio e di organizzazione eventi, ma anche operanti nel settore della somministrazione alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), sale da ballo e discoteche (o assimilati), palestre e cinema con esclusione di sale giochi e scommesse.
La condizione fondamentale è avere sede operativa nel Comune di Castelfidardo prima dell’1 aprile 2021, non essere sottoposti a procedure concorsuali o di liquidazione ed essere in regola con i pagamenti dei tributi comunali.
A seconda del settore di appartenenza è stabilito un tetto massimo all’entità del contributo (con possibilità di rivedere gli importi in relazione al numero delle richieste pervenute) così individuato:
- fino a un massimo di 4.000 euro per agenzie di viaggio,
- 1.500 euro per agenzie di organizzazione eventi e servizi alla persona,
- 1.000 euro per palestre, cinema, sale da ballo discoteche e locali assimilati, esercizi non alimentari di vicinato e medie strutture di somministrazione alimenti e bevande,
- 700 euro per ambulanti di generi non alimentari.
Sono invece escluse dal beneficio le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, individuate dal Dpcm 3 novembre 2020 nell’allegato 23.
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