Castelfidardo – Con una percentuale superiore all’80%, Castelfidardo è il quinto Comune della regione che differenzia di più, il primo in assoluto fra quelli con popolazione superiore alle 15.000 unità.
Da quando nel 2010 è stato introdotto il servizio di raccolta “porta a porta”, si è invertita la proporzione tra i rifiuti destinati alla discarica e quelli avviati al riciclo, con notevoli vantaggi per l’ambiente e in termini di costi.

Ma la via dello sviluppo sostenibile è ancora lunga e l’assemblea pubblica organizzata dal Comune con i tecnici Ata e Rieco è servita per rilanciare il dialogo con i cittadini e presentare ulteriori novità.
«Da problema a risorsa: vogliamo migliorare la qualità del rifiuto per aumentare il recupero del materiale e intraprendere un percorso che porti a premiare l’utente virtuoso – spiega l’assessore Romina Calvani annunciando una prossima sfida – l’introduzione della tariffa puntuale, personalizzata sull’utente e sulla sua abilità a conferire correttamente».
Un passaggio delicato che impone ormai inderogabilmente l’utilizzo di buste e bidoncini dotati di microchip identificativo forniti dalla Rieco e che consentono di monitorare la tracciabilità del rifiuto.
Per questa ragione, dal 1° maggio gli addetti non ritireranno più sacchetti non conformi lasciando un avviso con le motivazioni del mancato ritiro, così come sta accadendo per il rifiuto che non viene suddiviso ed esposto nei modi e tempi stabiliti.
Nell’occasione è stata presentata anche l’applicazione gratuita che aiuta il consumatore a fare la differenziata domestica in maniera semplice, veloce e senza errori: Junker, disponibile per smartphone e tablet, riconosce dal codice a barre oltre un milione di prodotti, indicando l’imballaggio e il materiale di cui sono composti: basta scansionare il prodotto e l’app – tramite la geolocalizzazione che tara il servizio sul territorio – fornisce informazioni puntuali, suggerendo in quali contenitori va conferito e anche in quali giorni viene raccolto.
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