Castelfidardo, 22 aprile 2020 – Ormai è lapalissiano, se aumenta il numero dei tamponi effettuati sulle persone aumenta, in automatico, il numero di quelle trovate positive al Covid-19. Un dato di fatto che alla fine stravolgerà i dati ufficiali sulla pandemia diramati sia a livello nazionale che regionale.
È quanto successo a Castelfidardo dove ieri il sindaco Roberto Ascani ha aggiornato sull’andamento nel suo Comune, dove i casi positivi accertati sono saliti a 47 (erano 31 al 18 aprile); 42 le persone in quarantena, – 1 rispetto alle 43 registrate nell’ultimo aggiornamento, mentre i decessi sono saliti a 7.
Un dato, quello dell’aumento dei positivi, che il primo cittadino si aspettava: «I dati sono superiori a quelli ufficiali che riceviamo. La situazione contagi, infatti, vede un aumento importante ma serve cautela e dobbiamo leggere questi numeri alla luce del ritardo con cui emergono».

Rispetto all’ultimo aggiornamento, dunque, c’è un evidente aumento dei casi di Covid-19 ampiamenti giustificati, come detto in premessa, dalla quantità dei tamponi effettuati nell’ultimo periodo ma non solo: «anche dal ritardo con cui riceviamo l’esito dei tamponi ai quali deve corrispondere l’autorizzazione alla comunicazione dei contagiati – spiega Ascani – e comprendono finalmente l’esito di una parte dei tamponi eseguiti alla Residenza Protetta per anziani Mordini, dove si registrano ulteriori 6 positivi».
A detta del primo cittadino fidardense la situazione è sempre monitorata e non deve né allarmare eccessivamente né indurre ad un allentamento delle cautele e delle misure di contenimento. Sul territorio, infatti, c’è un ammorbidimento della curva dei contagi in linea con la tendenza nazionale.
«Credo che in questa fase dobbiamo favorire la ripartenza delle attività produttive solo dove è possibile il rispetto delle distanze e dei protocolli di sicurezza – la conclusione di Ascani – Non dimentichiamo mai quanta fatica abbiamo fatto per fermare la diffusione del virus e cosa succederebbe se si verificassero nuovi focolai».
In merito alle riaperture delle attività, e alla specifica richiesta di un’apertura anticipata avanzata dall’associazione Music Marche Accordion, con tutte le cautele del caso per scongiurare possibili tentativi della concorrenza straniera di approfittare del blocco delle aziende fidardensi, Ascani ha spiegato: «Questo comparto, benché di nicchia, è identificativo della nostra comunità e ho ritenuto doveroso presentare questa richiesta, assieme a tutte le attività fermate dall’emergenza, alla Commissione attività produttive del Senato. Spero davvero che tutte le attività e in particolare il prezioso artigianato della fisarmonica venga preso in considerazione e salvaguardato».
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