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Blitz della Polizia hashish a Castelfidardo

Rinvenuto oltre un chilo di hashish. Due fratelli finiscono ai domiciliari

macchina polizia

Castelfidardo. L’alto tenore di vita di due giovani fratelli disoccupati di Castelfidardo ha messo in moto la macchina della polizia, con il fine di capire se ci fosse qualcosa di illegale dietro a quelle grandi spese e alle numerose notti brave in discoteca per i locali della Riviera del Conero.

Dopo vari appostamenti e pedinamenti, i sospetti trovano conferma durante la perquisizione, avvenuta attorno alle 14,00 di lunedì . Gli agenti della squadra mobile di Ancona, diretti dal capo Virgilio Russo, nel momento del bliz sono stati costretti a chiedere ai vicini il permesso di arrampicarsi lungo i loro balconi per raggiungere l’appartamento della madre dei ragazzi al secondo piano di una palazzina del centro, visto che i due fratelli sospettati, il 27enne J.A. e il fratello 20enne J.A, avrebbero fatto finta di dormire per evitare di rispondere al citofono e aprire la porta.

All’interno dell’abitazione è stato rinvenuto oltre un chilogrammo di hashish, nascosto nella camera da letto per un valore complessivo di 6 mila euro, del cellophane, nastro adesivo e forbicine per confezionare le dosi.

La conferenza stampa della Polizia che presenta le magliette dei due fratelli incriminati

La conferenza stampa della Polizia che presenta le magliette dei due fratelli incriminati

Inoltre gli agenti hanno trovato sulla testata dei letti dei due ragazzi, una maglietta anti polizia con stampata, sulla parte anteriore, la scritta: “Finchè vivrò odierò la poliza”, e sullla parte posteriore a caratteri cubitali: “Bastardi”. “

“I due ragazzi –  ha spiegato il capo della Mobile Virgilio Russo – ce le hanno volute regalare quando hanno visto le nostre facce”.

La vicenda grottesca si conclude con i due sospettati arrestati in flagranza di reato, con l’accusa di gestire un piccolo monopolio di spaccio di hashish nella zona di Castelfidardo rivolto a clienti giovanissimi, tra i quali anche minorenni.

Ora si indaga per scoprire quali possano essere i canali di approvvigionamento. Intanto gli arresti sono stati convalidati dal giudice Alberto Pallucchini, che ha rimesso in libertà i fratelli con obbligo di dimora presso la loro abitazione a Castelfidardo, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e permanenza domiciliare notturna. Il processo si terrà il prossimo 13 ottobre.