I cameranesi invitati ad esprimersi sul Teatro Maratti

Il sondaggio dell’Amministrazione Mercante intende conoscere quale delle due opzioni di ristrutturazione è la più gradita dai cittadini

Camerano, 12 settembre 2023 – I residenti a Camerano hanno tempo fino al 24 settembre per esprimere il loro pensiero sulla ristrutturazione del Teatro Maratti e area limitrofa: un camminamento che colleghi la viuzza dell’ingresso alle Grotte e al museo della Fisarmonica alla parte retrostante, con un prolungamento di Via delle Mura per fruire di un giardinetto comunale oggi inutilizzato; ristrutturazione della Torre e dell’immobile delle associazioni dove è prevista la realizzazione di un ristorante/bar.

Due le proposte presentate nel sondaggio dall’Amministrazione comunale che, va detto per inciso, le idee chiare le ha (qualcuno sostiene erroneamente che il sondaggio sia stato messo in piedi perché in Comune non sanno che pesci pigliare, ndr). Niente di più sbagliato. Il sindaco Oriano Mercante, la Giunta e tutti i Consiglieri comunali, compresi quelli di minoranza, hanno votato all’unanimità l’idea di proporre ai cittadini il sondaggio sulla ristrutturazione del Teatro Maratti e dell’area circostante, per raccogliere più pareri possibili e, perché no, indirizzare le scelte sull’opzione più gradita ai residenti.

Corriere del Conero è stato chiamato a collaborare con l’Amministrazione per supportare l’iniziativa attraverso i suoi canali e strumenti informatici. Una collaborazione alla quale non potevamo dire di no: da anni il giornale auspica la ristrutturazione del Teatro e questo è il momento giusto per impegnarsi davvero. Abbiamo presentato il progetto del sondaggio attraverso il cartaceo che è stato condiviso e da oggi realizzato, e messo a disposizione i nostri spazi per dare la possibilità ai nostri lettori di parteciparvi anche online. L’intento, in conclusione, è quello di dare la possibilità a tutti (a chi sta su internet e a chi no) di esprimersi sul tema.

Riassumiamo le due proposte sulle quali i cameranesi sono chiamati ad esprimersi

Opzione A: ristrutturazione del teatro con platea rivolta verso Piazza Roma; 150 posti a sedere. Costo stimato circa 3 milioni di euro.

Opzione B: ristrutturazione del teatro con platea rivolta verso Piazza Roma; 220 posti a sedere, con annessa Galleria e scala d’emergenza esterna, da sottoporre ad autorizzazione della competente Soprintendenza. Costo stimato circa 4 milioni di euro.

Nel volantino cartaceo che i cameranesi potranno utilizzare per esprimere la propria scelta, c’è anche uno spazio dove è possibile aggiungere un commento personale sull’iniziativa. Il tutto, se si vuole, in forma anonima.

Ovviamente, nei costi su esposti è compresa la ristrutturazione dell’intera area compresa nel progetto.

Ecco come esprimersi (entro il 24 settembre)

Sondaggio online: attraverso il link: https://www.comune.camerano.an.it/c042006/po/mostra_news.php?id=2673&area=H

che rimanda alla pagina del sito ufficiale del Comune di Camerano creata appositamente per il sondaggio;

su Corriere del Conero cliccando sul banner che lo promuove e presente in alto a destra su tutte le pagine del giornale (si verrà rimandati alla pagina del sondaggio creata dal Comune).

Sondaggio cartaceo  

A partire da oggi, i cameranesi troveranno delle urne presso i sottoelencati esercizi pubblici, corredate da volantini esplicativi che, una volta compilati, andranno inseriti al loro interno entro il 24 settembre:

  • Supermercato Coal San Germano, Via Donatori del Sangue, 8;
  • Sì con Te Supermercato, Via Loretana, 124;
  • Sì con Te Market, Via Fazioli, 1;
  • Tabaccheria Marchetti Maria Luisa, Via Giuseppe Garibaldi, 85;
  • Tabaccheria Canuti Lorena, Via Loretana, 187;
  • Tabaccheria Ridolfi Rinaldo, Piazza Roma, 5;
  • presso i bar: Sport; Piano Bar; Pineta; Maffy; Armandì, Perla, Elios.

Stessi strumenti (urne e volantini), verranno utilizzati da Consiglieri comunali e Assessori all’uscita delle 4 scuole (elementari, medie, asili) dal 18 al 25 settembre.

Con una simile organizzazione sarà impossibile non potersi esprimere, per chi lo vorrà. Il tema è importante, un Teatro attivo e vivo è importante per una comunità. L’Amministrazione Mercante, dopo vari decenni di chiusura, abbandono totale e promesse mai mantenute, si sta muovendo seriamente per provare a far rivivere il Maratti, e lo fa chiedendo ai propri cittadini quale tipo di ristrutturazione preferiscono. Sarebbe davvero un peccato se i cameranesi snobbassero l’invito.   

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Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

di Paolo Fileni

L’estate 2023 durerà due giorni in più

I nostri figli la potranno raccontare ai nostri nipoti?


Camerano, 10 settembre 2023 – Mancano undici giorni all’inizio dell’autunno. No, pardon, ne mancano tredici in questo 2023. Perché? Questo perché la durata di un anno solare (365 giorni) non corrisponde esattamente all’anno siderale, cioè al tempo impiegato dalla Terra per compiere un giro della sua orbita intorno al Sole, che è di 365,256 giorni. L’anno siderale è dunque circa 6 ore più lungo di quello solare. Da qui, l’inizio dell’autunno al 23 e non al 21 settembre.

Sia come sia, avremo due giorni in più d’estate quest’anno. L’estate più calda al mondo di sempre a detta di tanti specialisti del settore, puntualmente smentiti dal colonnello Mario Giuliacci, decano dei metereologi italiani. Che smonta anche la bufala dell’arrivo delle temperature a 50°. «Se così fosse stato, con valori reali e costanti, sarebbe stata una strage di anziani, un’ecatombe – ha dichiarato Giuliacci in un’intervista rilasciata a Libero – Al Nord invece siamo arrivati a 35, a Firenze e Perugia 36-37. L’unica città del centro in cui in queste ore potremmo arrivare effettivamente a 40 è Roma». Quando lo ha detto era il 20 luglio. Poi sono arrivate temperature altissime anche in Sardegna.

Che quella che ci sta per lasciare sia stata un’estate eccezionale, anomala per certi versi, lo testimoniano le temperature elevatissime e prolungate, i temporali a bomba e i nubifragi, le frane e gli smottamenti ripetuti, gli incendi in diverse regioni (molti dei quali dolosi) che l’hanno caratterizzata. Tutti accidenti che si ripetono ogni anno, per la verità, ma la sensazione è che l’accanimento di quest’anno sembra di gran lunga superiore ai precedenti.

Colpa del cambiamento climatico? Per certi versi sì, anche se questo genere di cambiamento è ciclico e sul nostro Pianeta si ripete a cadenze millenarie; se così non fosse non si spiegherebbero le varie ere glaciali della Terra. Fa paura, certo, perché il singolo individuo non ha memoria di questi cambiamenti del passato e ogni volta che arrivano vengono vissuti come eventi unici, catastrofici.

Colpa dell’uomo? Per certi versi sì. Pur essendo fenomeni naturali, dovuti all’oscillazione dell’asse terrestre, le colpe dell’uomo si riassumono nella sua ormai cronica incapacità nell’ascoltare e rispettare la natura. Da cinquant’anni almeno, nessuno draga più i letti dei fiumi; nessuno pulisce il sottobosco dall’accumulo di foglie stratificato; sono stati deviati i corsi dei fiumi e dei torrenti, incanalati e coperti da colate di cemento per guadagnare spazi edificabili; si è costruito là dove un tempo scorrevano – o addirittura a pochi metri dal mare – e dunque non dovremmo stupirci se quando piove i terreni collinari non assorbono più e l’acqua si riversa a valle trascinando con sé tutto ciò che trova. O se una potente mareggiata distrugge stabilimenti e case.

L’estate che sta per finire ci ha trasmesso per l’ennesima volta una serie di segnali inequivocabili, ma l’uomo (e i nostri governanti a tutti i livelli) stenta a recepirli, e di spendere soldi per arginare i cambiamenti climatici è un esercizio relegato in basso nelle priorità, un problema che si rimanda volentieri a chi verrà dopo. Ma chi verrà dopo sono i nostri figli che, se continuerà questo andazzo, un dopo non lo troveranno. Non ci sarà più un dopo da aggiustare ma solo un tempo che fu da raccontare ai nostri nipoti.

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