Camerano – Come oramai tutti sanno, l’uso irresponsabile dei fuochi pirotecnici può provocare lesioni a persone e animali oltre al danneggiamento di beni pubblici e privati.
A farne le spese di solito sono i ragazzi che utilizzano in modo incauto i “botti”, a seguire gli animali, gli anziani e i cardiopatici che indirettamente subiscono traumi anche con gravi conseguenze.

Senza dimenticare l’inquinamento atmosferico e la spazzatura nelle strade prodotti dall’uso smodato degli stessi.
«Confido sul senso civico, la sensibilità, lo spirito di collaborazione e invito tutti a ridurre al minimo l’uso di materiale pirotecnico – ha ribadito l’assessore Costantino Renato, preoccupato da quanto detto in premessa – in particolare nei luoghi pubblici e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico; e a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi situazione di pericolo o di contrasto con la normale quiete e sicurezza».
Chiede collaborazione ai cittadini l’assessore, confidando sulla loro sensibilizzazione e responsabilità piuttosto che sull’emanazione di ordinanze inutili che: «nei fatti non vengono rispettate e che difficilmente gli organi di Polizia riescono a controllare».

Niente divieti ufficiali, dunque, senza però dimenticare che esistono prodotti pirotecnici vietati dalla legge e sottoposti a sequestro. «Chi, nonostante ciò, volesse usare botti e petardi deve, comunque, avere l’accortezza di acquistarli da rivenditori autorizzati – sottolinea Costantino – quelli comprati illegalmente o fatti in casa sono pericolosi. Nessuno vuole vietare l’uso di piccole “fontanelle” o “stelline”, ma evitiamo di acquistare prodotti potenzialmente pericolosi!»
Un invito da non sottovalutare quello espresso dall’assessore. Ogni inizio d’anno l’elenco dei danni prodotti dall’uso sconsiderato dei botti assomiglia ad un bollettino di guerra.
Il primo gennaio 2016, tanto per non dimenticare, il bilancio dei feriti dovuti ai botti di Capodanno registrava 190 feriti (contro i 253 dell’anno precedente). Tra i feriti, 38 erano minorenni (dati diffusi dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e rilevati in tutta Italia con la procedura informatizzata di supporto all’analisi denominata R.I.Se.C., ideata e realizzata in collaborazione con il personale del Ced interforze).

In tutta Italia erano stati 660 gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno. Il numero maggiore in Campania: 120. Seguiva la Lombardia con 108, il Lazio con 101, la Puglia con 82, l’Emilia Romagna e Veneto con 46.
E tutto questo nonostante il grande lavoro di polizia e carabinieri che avevano eseguito ingenti sequestri di prodotti pirotecnici illegalmente detenuti. Numeri da polveriera militare: 1.168 strumenti lanciarazzi; 46 armi comuni da sparo; 1.823 munizioni; 23.292 kg di polvere da sparo; 7.123 kg di prodotti comunque illegali, 70.142 pezzi di articoli pirotecnici di varia natura. Sequestri che avevano prodotto denunce a 317 persone a piede libero e 26 arresti.
Dati su cui riflettere e, possibilmente, da non ripetere.