Camerano, sondaggio aperto a tutti i cittadini sul futuro del Teatro Maratti

Sia on-line sia fisicamente in 13 esercizi della città. Il Sindaco: “L’opera caratterizzerà il centro nei prossimi decenni. Invito tutti a partecipare”

Camerano, 16 settembre 2023 – Un sondaggio aperto a tutti cittadini di Camerano sul Teatro Maratti e sulla sua ristrutturazione che comprenderà, peraltro, tutto il complesso architettonico attiguo alla struttura.

È questa l’iniziativa che il Comune di Camerano ha messo in campo al fine di poter condividere le scelte che riguardano questa importantissima area del centro storico. Il sondaggio può essere fatto in maniera duplice. La prima è on-line recandosi sul sito del Comune di Camerano www.comune.camerano.an.it e cliccando al seguente link si potrà compilare il tutto comodamente da casa. Sempre da casa, è possibile accedere direttamente al link del sondaggio anche dalle pagine del Corriere del Conero, cliccando sul banner in alto a destra che lo pubblicizza.

La seconda maniera prevede la scrittura manuale delle risposte per poi disporle in un’urna. I punti in cui fare questa operazione sono 13 e sono stati individuati fra i supermercati, bar, ristoranti e tabaccherie di Camerano. Tutti i cittadini potranno esprimere la loro opinione sino al 24 settembre 2023.

Le scelte per la riqualificazione del Teatro Maratti sono due:

opzione A: ristrutturazione del teatro con platea rivolta verso Piazza Roma; 150 posti a sedere. costo stimato circa 3 milioni di euro;

opzione B: ristrutturazione del teatro con platea come in essere; 220 posti a sedere, con annessa Galleria e scala di emergenza esterna, da sottoporre ad autorizzazione della competente Soprintendenza. Costo stimato circa 4 milioni di euro. Ambedue le proposte sono state presentate durante un incontro pubblico in presenza e trasmesso on-line il 28 luglio 2023, per chi volesse rivedere l’incontro al fine di approfondire il tema cliccare questo link

«La ristrutturazione del Teatro Maratti e del complesso architettonico attiguo – ha dichiarato il sindaco di Camerano Oriano Mercanteè una questione prioritaria per la città, i suoi abitanti e, naturalmente, per tutta la nostra Amministrazione. È per questo che si è deciso di avviare questa campagna di ascolto, poiché ritengo fondamentale avere più informazioni possibili prima che si posi la prima pietra. Qui non parliamo solamente, e già è tantissimo, del Teatro, ma di una riqualificazione che caratterizzerà la piazza centrale del nostro centro storico per i prossimi decenni, con la nascita di un passaggio pedonale tra Piazza Roma e Via Sotto le Mura. La dimensione dell’opera deve essere anche valutata in un’ottica finanziaria, poiché un intervento di questa importanza richiederà investimenti attraverso mutui che, naturalmente, non si estingueranno in poco tempo, ma si protrarranno negli anni. Inoltre, sempre in ottica economica, sono esclusi dai costi enunciati tutti quelli di gestione: dal personale ai costi di manutenzione degli spazi che dovranno poi aggiungersi all’investimento iniziale. Infine, ma non meno importante, l’uso che si farà di un’infrastruttura così importante che, alla luce degli investimenti, non potrà essere sfruttata come mera sala polifunzionale, ma che dovrà divenire il più importante centro culturale cittadino. Ecco perché invito tutti a partecipare al sondaggio e a dare la loro opinione non di “pancia”, ma dopo aver approfondito la questione e un’attenta riflessione».

GLI ESERCIZI DOVE POTER EFFETTUARE IL SONDAGGIO TEATRO MARATTI

SUPERMERCATO COAL “SAN GERMANO”

VIA DONATORI DEL SANGUE 8

SI’ CON TE SUPERMERCATO

VIA LORETANA 124

SI’ CON TE MARKET

VIA FAZIOLI 1

TABACCHERIA MARCHETTI MARIA LUISA

VIA GIUSEPPE GARIBALDI 85

TABACCHERIA CANUTI LORENA

VIA LORETANA 187

TABACCHERIA RIDOLFI RINALDO

PIAZZA ROMA 5

BAR DELLO SPORT DI ZAZZARINI LUCA

VIA LORETANA 64

PIANO BAR

VIA LORETANA 124 B

DED BAR DELLA PINETA

VIA PAPA GIOVANNI XXIII 44

MAFFY CAMERA CAFE’

PIAZZA ROMA 33

BAR PASTICCERIA RAGNINI

PIAZZA ROMA 43

RISTORANTE HOTEL LA PERLA

VIA DIRETTISSIMA DEL CONERO 1/3

PLACE44 BYELIOS

VIA DIRETTISSIMA DEL CONERO 44

 

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Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

di Paolo Fileni

Un successo il sondaggio per il Teatro Maratti

A Camerano il 98% dei votanti ha espresso la volontà di ristrutturarlo


Camerano, 27 settembre 2023 – Provare a ristrutturare un teatro chiuso e non agibile da quarant’anni e più (e tutta l’area del centro storico che gli sta intorno), è un’impresa titanica per un Comune di 7mila abitanti che, oltre ad un investimento importante – parliamo di cifre di partenza che oscillano dai 3 ai 6 milioni di euro – abbisogna di coraggio e visione. Il coraggio è quello di accendere un mutuo di tale portata che impegna l’intera comunità per 15/20/30 anni. La visione è quella di dare vita a un centro storico letteralmente morto e uno spazio polifunzionale a disposizione di tutti i cittadini.

Eppure, sta succedendo. Succede a Camerano, un Comune di 7.200 abitanti a circa 7 chilometri da Ancona, grazie all’Amministrazione Mercante (2021) che dopo tante chiacchiere e promesse mai mantenute dalle precedenti Amministrazioni: Del Bello (2016), Piergiacomi (2011), Di Giacomo (2006),  Pesco (2001), Ottaviani (1995), ha dato finalmente seguito alle promesse elettorali e ha fatto partire un progetto di ristrutturazione del Teatro Maratti in Piazza Roma.

E lo ha fatto nel modo più democratico possibile, con un sondaggio popolare sia on-line sia cartaceo che chiedeva ai cameranesi di esprimersi in due step. Il primo, rispondendo sinteticamente alla domanda: sei d’accordo a ristrutturare il Teatro Maratti e l’area limitrofa? Il secondo, invitandoli ad esprimersi su due opzioni: un nuovo teatro da 150 posti o un nuovo teatro da 220 posti con galleria.     

Poteva essere un’arma a doppio taglio quella del sondaggio. Poteva succedere che non rispondesse nessuno, che la maggior parte dei partecipanti dicesse no, grazie, non ci interessa. C’era il rischio di ricevere una valanga d’insulti. Invece i cameranesi sono stati fantastici, come è emerso dal Consiglio comunale aperto di martedì 26 settembre dove sono stati resi pubblici i risultati.

Quasi 900 i cameranesi che hanno partecipato al sondaggio: 465 utilizzando la modalità in cartaceo (52%), 430 quelli in modalità on-line (48%). E se il sì alla ristrutturazione poteva essere scontato (il 98% dei votanti ha risposto sì), lo era meno quale progetto sarebbe stato scelto. Ne è venuto fuori un quasi equilibrio: il 50% ha scelto l’opzione B (ristrutturazione del teatro con 220 posti a sedere, galleria e scala di emergenza esterna da sottoporre alla Soprintendenza; costo stimato 4 milioni di euro). Il 46% ha scelto l’opzione A (ristrutturazione del teatro con platea rivolta verso Piazza Roma, 150 posti a sedere, costo stimato 3 milioni di euro).

Tutto questo può sembrare una storia banale, anche perché nei fatti non è ancora stato fatto nulla di concreto; invece, non lo è per molti motivi. Non lo è per la risposta numerica ottenuta, che ha stupito persino i Consiglieri di minoranza che hanno lamentato di non essere stati né coinvolti né avvisati del sondaggio. Non lo è perché adesso è chiaro ciò che vogliono i cittadini: è stato messo nero su bianco. Non lo è perché una cittadina sorniona e poco partecipante ha detto forte e chiaro che la Cultura, quella con la C maiuscola, è importante per l’intera comunità. Non lo è perché per la prima volta da oltre quarant’anni a questa parte c’è un’Amministrazione che nel progetto di ristrutturazione ci ha messo la faccia, dichiarando a chiare lettere che un mutuo di tale portata è ampiamente sostenibile per le casse comunali.

Ora, via ai prossimi passi: l’affidamento agli architetti di un progetto definitivo di ristrutturazione del teatro e dell’area circostante che tenga conto di quanto espresso dai cameranesi nel sondaggio. Quando sarà pronto, verrà discusso in sede di Commissione consiliare e poi portato in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Le banche che si sono dette disponibili alla concessione del mutuo sono state già trovate. Il sindaco Oriano Mercante è stato lapidario: «Anche se non saremo noi ad inaugurarlo, vorrei che la posa della prima pietra della ristrutturazione avvenisse entro la scadenza del mio mandato». Sindaco, che Dio l’ascolti! Ma pure la burocrazia.  

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