Camerano – “Casa mia, casa mia…” è il titolo di un film interpretato da Renato Pozzetto. Il protagonista svolge attività di intermediazione immobiliare senza averne titolo.
Dalla fiction alla realtà. Questa, nei fatti, è la situazione in cui si è venuta a trovare la Polizia municipale di Camerano che, dopo accurate indagini, ha scoperto un “signore” che trattava affitti di appartamenti e di stanze senza avere le necessarie autorizzazioni allo svolgimento dell’attività.

Per non farsi scoprire l’uomo, di Camerano, aveva previsto tutto. O quasi. La sua formula di affitto prevedeva canoni mensili comprensivi di ogni spesa: utenze domestiche, condominio, spazzatura… Compresa la cauzione iniziale.
Attento alle esigenze dei suoi clienti, e disponibile a soddisfare ogni loro richiesta, gli appartamenti e le stanze che affittava abusivamente prevedevano la speciale garanzia: “soddisfatti o rimborsati”. La massima garanzia sull’assoluta qualità degli arredi e degli accessori; ovviamente, massima riservatezza e tutti i risparmi derivanti dall’occultare la normale prassi di intermediazione.

Prendere contatto con l’intermediario abusivo non era poi così difficile.
I clienti – a nostro avviso colpevoli tanto quanto il cameranese in questione – contattavano l’intermediario per lo più attraverso un’apposita piattaforma web o tramite il passaparola.
La Polizia municipale, dopo aver effettuato i dovuti accertamenti, ha emesso nei confronti del falso immobiliarista una sanzione pecuniaria pari a 5 mila euro e l’intimazione alla sospensione dell’attività illecita. Per il resto, bocche cucite sull’identità della persona e sul numero di stanze e appartamenti trattati.
Il fenomeno degli intermediari senza titolo ad esercitare con tutta probabilità è più diffuso di quanto si possa immaginare.
Sulla materia, infatti, la Polizia locale annuncia la pianificazione di una serie di controlli ed indagini su vari fronti. Come dice il proverbio: “uomo avvisato, mezzo salvato”