13 Ott ‘Basta aggressioni agli uomini in divisa!’
Le Forze dell’Ordine scendono in piazza a Roma per salvaguardare la propria incolumità nel silenzio del Premier Conte e del Ministro Lamorgese. Presente anche una delegazione del Sap di Ancona guidata dal segretario Filippo Moscella
13 ottobre 2020 – Un problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità: un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese.
Non si sta parlando di reati contro la persona o di femminicidi, bensì di aggressioni subite quotidianamente dalle Forze dell’Ordine in Italia. Per questo mercoledì 14 ottobre in Piazza del Popolo a Roma con inizio alle ore 10, il Sindacato Autonomo di Polizia insieme al SAPPE della Polizia Penitenziaria, al SIM Carabinieri, al SIM Guardia di Finanza e al CONAPO dei Vigili del Fuoco scendono in piazza per gridare: “Basta aggressioni agli uomini di divisa”, con l’appoggio dei colleghi dell’FSP Polizia e del LES Polizia.
Una delegazione della Segreteria Provinciale del SAP di Ancona guidata dal segretario Filippo Moschella, sindaco di Sirolo, sarà presente alla manifestazione. Da tutta Italia convergeranno su Roma tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri e appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Tante le motivazioni che hanno spinto il SAP ad una così decisa presa di posizione. Sono passati molti mesi da quando il sindacato autonomo della Polizia ha iniziato con decisione a contare il numero delle aggressioni, sollevando il problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità: «È indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali».
La protesta si è resa necessaria dopo mesi di inutili e infruttuose richieste di un confronto da parte dei sindacati nei confronti di quanti hanno la responsabilità della sicurezza del Paese: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese avevano garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali. Nulla è stato fatto.
«Nulla – ribadiscono i promotori della protesta – mentre aumentano le aggressioni e contemporaneamente crollano le tutele e le garanzie per gli uomini in divisa. Basti pensare al ragazzo assolto a Verbania dopo aver mandato un “Vaff…” ad una volante di polizia, e alla cruenta aggressione subita da due poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati. Le bodycam e il taser sono richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza, ma anche in questo caso nulla è stato determinato. La protesta nasce proprio da questo silenzio, e l’appuntamento, inevitabile, sarà quello del prossimo 14 ottobre 2020, a Piazza del Popolo a Roma».
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