12 Giu Atti vandalici del dopo lockdown
L’assessore Renato denuncia l’inciviltà e la maleducazione di ignoti teppisti locali
Camerano, 12 giugno 2020 – «Staccionate sradicate nei giardinetti For de Porta, pannello informativo all’interno del Bosco Mancinforte preso a calci e buttato per terra, panchine danneggiate, aiuole usate come bagni, decine di bottiglie, bicchieri, sigarette e cartacce gettate a terra, buste di rifiuti e vestiti abbandonati per strada, nei parchi o sopra i cestini gettacarte: il dopo lockdown, con la riapertura e la libera circolazione, ha riportato in auge le solite situazioni di inciviltà e mancanza di rispetto per l’ambiente e i beni pubblici!»
Questo, il tenore dello sfogo di Costantino Renato, assessore con delega alla Polizia locale di Camerano, che dopo la riapertura e il libera tutti dalla quarantena imposta dal Coronavirus fa l’elenco dei vandalismi prodotti dai “soliti ignoti” maleducati e irrispettosi del “bene comune”.
«Con le poche risorse economiche a disposizione si cerca periodicamente di effettuare interventi mirati di miglioramento del patrimonio pubblico, ma purtroppo puntualmente il tutto viene vanificato dal comportamento di qualche teppista – continua l’assessore – Polizia locale e Carabinieri effettuano periodicamente sopralluoghi e pattugliamenti nei luoghi più sensibili, ma purtroppo non è possibile essere presenti 24 ore al giorni 365 giorni l’anno su tutto il territorio, e non si può videosorvegliare ogni angolo e strada presente all’interno dei confini comunali».
Va sottolineato che non passa anno senza il ripetersi sistematico di questi atti vandalici sulle cose di proprietà di tutta la comunità. Una dimostrazione d’inciviltà che non depone certo a favore di chi la comunità la dovrebbe educare al loro rispetto e salvaguardia. E qui, il colore politico di chi governa la città non c’entra nulla.
«Provo un grande senso di stanchezza e una profonda delusione nel constatare che ancor oggi vi siano soggetti che, con leggerezza, compiono azioni così irresponsabili e dannose per l’ambiente, il patrimonio e la salute pubblica», conclude la sua denuncia/sfogo l’assessore Renato.
redazionale
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