25 Giu Arrestati per spaccio tre operai a capo di una rete in Val Musone
Loreto, Castelfidardo, Osimo, Montefano e Recanati le piazze dello smercio illegale che rendeva ai pusher italiani circa 40mila euro mensili
Osimo, 25 giugno 2018 – Ancora un’altra brillante operazione antidroga – denominata Infinito – portata a termine dalla Compagnia dei carabinieri di Osimo agli ordini del maggiore Raffaele Conforti e dal Nucleo operativo radiomobile guidato dal luogotenente Luciano Almiento.
Questa volta, a finire in manette sono tre operai:
- M. A., nato a Loreto nel 1983, residente a Castelfidardo, convivente, operaio, incensurato;
- C. L., nato a Loreto nel 1972, residente a Civitanova Marche, di fatto domiciliato a Castelfidardo (AN), coniugato, operaio, pregiudicato;
- S. E., nato ad Osimo (AN), Classe 1981, residente a Recanati (MC), coniugato, operaio, pregiudicato.
I tre, avevano creato una fitta rete di conoscenze e contatti diretti “porta a porta”, con appuntamenti in luoghi pubblici (strade, ville comunali, piazze, mercati rionali coperti) per il commercio illegale dello spaccio e la diffusione di droga, in prevalenza hashish e cocaina credendo di evitare controlli e sgradite sorprese da parte dei carabinieri della Compagnia di Osimo, mantenendo un tenore di vita al di sopra delle reali possibilità economiche. Un giro d’affari che gli procurava un guadagno illecito di almeno 40mila euro mensili.
C’è ancora il massimo riserbo sulle indagini che continuano in modo serrato per identificare tutti i compratori e consumatori della droga, e delle ulteriori zone in cui il gruppo malavitoso intendeva espandere i propri affari.
L’operazione si è conclusa con l’arresto dei tre. La convivente di M. A., una donna siciliana identificata per S. B., nata a Lentini (SR) nel 1985, nubile, nullafacente, pregiudicata e incinta al nono mese, grazie al suo stato di gravidanza ritenuto incompatibile con il carcere è stata deferita in stato di libertà, ma è accusata degli stessi reati in concorso con il convivente.
redazionale