17 Set Ancona – Il sindaco Valeria Mancinelli revoca tutte le misure di emergenza
Da venerdì 18 settembre riaperte scuole, nidi, sedi universitarie, centri semi residenziali, parchi e impianti sportivi all’aperto. Nei pronto soccorso nessun accesso collegabile ai fumi prodotti dall’incendio
Ancona, 17 settembre 2020 – Dall’insieme dei dati risultati dall’attività di analisi svolta a seguito dell’incendio che si è sviluppato in area portuale l’altra notte, e da una serie di altri indicatori riferiti in sede di Coc – il Centro operativo comunale che è tornato a riunirsi nella tarda mattinata di oggi – il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ha deciso di revocare le misure adottate ieri nell’emergenza e valide fino alla mezzanotte di oggi.
Domani, venerdì 18 settembre, riapriranno le scuole, i nidi, le sedi universitarie, i centri semi residenziali, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto.
A titolo cautelativo, in attesa dei risultati che verranno forniti da Arpa Marche tra oggi, domani e domenica, proseguiranno gli interventi di pulizia straordinaria delle strade per rimuovere i materiali depositati: l’agenzia sta formulando la mappa delle ricadute degli stessi, e resteranno in essere alcune raccomandazioni come lavare le superfici esterne delle abitazioni, evitare il consumo di vegetali a foglia larga prodotti nel territorio comunale e lavare bene sotto l’acqua corrente gli altri prodotti ortofrutticoli.
«Alla luce delle informazioni condivise totalmente con Arpam, Vigili del Fuoco, Asur Marche e Protezione civile – ha sottolineato il Sindaco – abbiamo ragione di potere ridurre le limitazioni applicate ieri, nelle ore immediatamente successive all’incendio. Qualunque sarà il risultato delle analisi delle prossime ore e giorni, su diossine e metalli pesanti, riteniamo già da oggi che le misure adottate siano congrue».
La prima notizia positiva è che i Vigili del fuoco questa mattina hanno spento definitivamente il rogo. Il loro lavoro prosegue con l’opera di smassamento del materiale combusto, lavoro che li vedrà impegnati ancora per giorni.
Da parte dell’Arpam, è stata prodotta evidenza che il livello di presenza di acido cianidrico (potenzialmente derivante dalla combustione del poliuretano), è totalmente inesistente nell’aria nei 5 punti della città dove sono state effettuate le rilevazioni, mentre nell’epicentro dell’incendio è addirittura dieci volte al di sotto della soglia limite.
Anche i valori di PM1, rilevati costantemente dalla stazione di Cittadella, evidenziano un ridimensionamento significativo con un rientro nei parametri standard (da 250 microgrammi per metro cubo a 13). Il rialzo della presenza nell’aria delle polveri che avviene nelle ore del mattino (ieri e oggi), è dovuto all’evaporazione notturna del calore che si scontra con l’aria fredda, niente a che vedere con l’incendio.
Il fatto che si continui ad avvertire un odore acre in alcune parti della città – hanno chiarito gli esperti- non è in alcun modo indice di pericolosità. Date le condizioni atmosferiche attuali e data anche la movimentazione del materiale andato bruciato, è fisiologico che circolino cattivi odori. Da Asur Marche, in ultimo, la riconferma che non sono stati segnalati accessi nei pronto soccorso degli ospedali Salesi e Torrette per situazioni particolari, collegabili ai fumi prodotti dall’incendio.
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