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Ancona – Famiglia di commercianti arrestata per coltivazione di marijuana

Nella loro abitazione gli agenti dell’antidroga trovano 80 chilogrammi di stupefacente fra quello coltivato e quello essiccato

Ancona, 25 settembre 2018 – Nel tardo pomeriggio di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona d’intesa con la Squadra Mobile di Macerata, hanno arrestato tre componenti di una famiglia, responsabili di detenere presso la loro abitazione e pertinenze, una copiosa coltivazione di marijuana destinata allo spaccio di droga in larga scala (80 Kg).

Si tratta di A. B. (marito classe ’49), E. V (moglie classe ’53) e I. B. (figlio classe ’74), tutti e tre responsabili in concorso.

Da tempo gli investigatori della Mobile tenevano sotto controllo la coppia di commercianti di Ancona, in quanto presunti detentori di ingenti quantitativi di stupefacente tipo marijuana.
Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti i poliziotti hanno deciso per il blitz, messo in atto ieri sera presso l’abitazione della famiglia B. che si trova nei pressi dell’Hotel House, a Porto Recanati.

Per gli agenti dell’Antidroga, appena entrati nell’abitazione e nelle sue pertinenze, è stato impossibile non trovare lo stupefacente, ed è stato altrettanto impossibile per i componenti del nucleo familiare nasconderlo. C’erano piante di marijuana ovunque:

· 20 piante alte circa m. 2,50;

· 42 piante alte circa m. 1,50 piantate su un appezzamento di terreno pertinente all’abitazione;

· in una serra allestita sopra un grande terrazzo, sono state rinvenute altre 52 piante alte meno di un metro messe a dimora che, appena cresciute, sarebbero state spostate e piantate nell’appezzamento di terreno;

· in un’intercapedine, gli investigatori hanno rinvenuto quasi 2 kg. di marijuana già essiccata e pronta per essere immessa nel mercato dello spaccio;

· Numeroso materiale e prodotti agricoli necessari per la coltivazione dello stupefacente in grande scala.

In tutto 80 kg. di droga che, una volta messa in circolazione, avrebbe fruttato decine di migliaia di euro.
I gravi indizi probatori a carico dei tre componenti della famiglia non hanno lasciato scampo all’arresto in flagranza per il reato di concorso in coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata ha disposto per i tre componenti gli arresti domiciliari in attesa della convalida e del giudizio direttissimo.

 

redazionale

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