Camerano, 15 maggio 2020 – Piano, piano, un passo dopo l’altro, anche a Camerano come in tutti gli altri Comuni d’Italia si cerca di tornare alla normalità, con un occhio puntato all’andamento dei contagi e dei guariti da coronavirus e con le mille raccomandazioni rivolte alla cittadinanza affinché utilizzi con senso di responsabilità gli strumenti adottati per contrastare la diffusione del Covid-19 come guanti, mascherine, rispetto della distanza e divieto d’assembramenti.
Da lunedì 18 maggio – come da comunicazione dell’Amministrazione comunale – verranno riaperti al pubblico il Bosco Mancinforte e il campo deĺl’Aspio, anche se non sarà consentito l’ utilizzo dei giochi.
Da mercoledì 20 maggio, invece, tornerà in Piazza Roma e vie limitrofe il mercato settimanale. Un gradito ritorno per i cameranesi, nonostante la diminuita affluenza di clienti fra le bancarelle già fatta registrare ancor prima dell’arrivo del micidiale virus.
A tal proposito, va ricordato che il problema della tassa sull’occupazione del suolo pubblico (Tosap), che oltre a riguardare il commercio ambulante preoccupava anche gli esercenti locali di bar e ristoranti, è stato risolto non dall’Amministrazione locale ma dal Dl Rilancio Italia presentato l’altra sera dal premier Conte.
Un Dl che esenta dal pagamento di Tosap e Cosap a partire dal 1 maggio e fino a tutto il 31 ottobre 2020 e che, fra l’altro, recita: “… la posa in opera temporanea su spazi aperti di strutture amovibili come dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedure ed ombrelloni funzionali all’attività di ristorazione non è subordinata alle autorizzazioni paesaggistiche e per i lavori sui beni culturali previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Per tali opere non si applica il limite dei 90 giorni per la rimozione delle opere temporanee previsto dal DPR 380/2001”.
Ai Comuni, si legge ancora nel Dl Rilancio, il mancato introito di dette tasse verrà rimborsato dallo Stato attraverso un capitale di 127 milioni di euro messo a disposizione e che verrà ripartito in proporzione alla somma delle entrate da Tosap e Cosap al 31 dicembre 2019.
Nonostante ciò, più di una attività cameranese ha telefonato al giornale per far sapere che se le normative e le direttive Inps e della Regione Marche sulle riaperture resteranno quelle in essere, loro non riapriranno i loro locali: troppe spese rispetto ai possibili incassi, troppi rischi di multe per responsabilità che non competono al titolare.
© riproduzione riservata