Ottawa – Ritardo nello sviluppo, difficoltà cognitive, rischio obesità , insonnia, aggressività e malattie mentali. Sono i danni che gli apparecchi elettronici possono causare nei giovani e nei giovanissimi. A denunciarlo è l’American Academy of Pediatrics e la Canadian Society of Pediatrics che ha recentemente pubblicato uno studio condotto in diversi anni.
Secondo lo studio, i tablet e gli smartphone per il cervello dei bambini sono come il sole per la pelle. Ossia: da 0 a 2 anni non dovrebbero proprio essere esposti alla tecnologia; dai 3 ai 5 cellulari e giochi elettronici dovrebbero impegnarli non più di un’ora al giorno; mentre dai 6 ai 18, non più di due ore.
È sotto gli occhi di tutti, nei ristoranti, sui mezzi pubblici e persino al parco, che i più piccoli rimangano attaccati agli apparecchi molto di più. Secondo lo studio, i bambini fanno uso della tecnologia almeno 5 volte tanto. La stima, in alcuni casi, è anche per difetto.
In Canada è in corso una vera e propria campagna di sensibilizzazione nelle scuole per tutelare almeno i bambini fino ai 12 anni.
“Tra 0 e 2 anni, il cervello dei bambini triplica le sue dimensioni, e continua a svilupparsi rapidamente fino ai 21 anni – viene spiegato nello studio – Lo sviluppo precoce del cervello è determinato da stimoli esterni, o mancanza degli stessi”. Ma la stimolazione generata dalla sovraesposizione alla tecnologia, genera deficit delle funzioni esecutive e dell’attenzione, ritardi cognitivi, apprendimento compromesso, aumento dell’impulsività e diminuzione della capacità di autoregolarsi. Si può arrivare ad avere scatti d’ira.
Poi, è ovvio che, come per la tv negli anni Settanta e Ottanta, anche i video giochi favoriscono sedentarietà e quindi obesità.
Quanti danni può causare a un bambino una cena fuori con i genitori? Di solito è in queste situazioni che gli smartphone vengono concessi con più leggerezza.
Se si tratta di una serata, poco o nulla. Ma anche solo questa può creare l’abitudine. Da questa si passa alla dipendenza che comporta deficit di attenzione, autismo, disturbo bipolare, psicosi e comportamento problematico.
I contenuti violenti dei media, poi, possono generare aggressività Tra le malattie mentali, è dimostrato che l’uso eccessivo della tecnologia è uno dei fattori causali dell’aumento di depressione infantile, ansia, disturbi dell’attaccamento.
Cosa si fa in Italia per contrastare il fenomeno?
Al momento, non molto. Le campagne per sensibilizzare i genitori sono in prevalenza concentrate sul cyber bullismo, ma questa è ancora un’altra storia…