Loreto – Il mercato immobiliare come è noto in questi ultimi anni ha avuto una forte battuta di arresto, con un crollo delle compravendite. La situazione di Loreto non è molto diversa dalla realtà regionale o nazionale. Un quadro della situazione locale ce lo forniscono Paola Mariani, titolare dell’agenzia immobiliare Compro Vendo e Vittoria Masi, titolare del Mondo Immobiliare.
Ad entrambe abbiamo posto le stesse domande

Come sono andate le compravendite nel 2016?
Paola Mariani: «Dopo un crollo verticale iniziato nel 2007, c’è stata una lieve ripresa con l’aumento delle compravendite di immobili vecchi, convenienti nel prezzo e fermi da tempo sul mercato. Case da poter ristrutturare parzialmente, con rifacimento degli infissi, degli impianti, delle divisioni interne, dei bagni, usufruendo anche delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione.
Purtroppo è il mercato degli immobili nuovi, o quelli di recente costruzione, che si è completamente bloccato».

Vittoria Masi: «Posso dire che il 2016 è stato un anno in cui si sono conclusi diversi affari. I fattori più importanti che hanno determinato questo incremento delle compravendite sono principalmente due: in primis i venditori; avevano da lungo tempo messo sul mercato gli immobili, e questo li ha spinti a rivedere al ribasso le loro iniziali richieste pur di monetizzare. L’altro fattore è dato dagli acquirenti, sono, principalmente, figure con solide basi in grado di poter richiedere mutui bancari; in questo periodo a tassi molto vantaggiosi. Attualmente sul mercato l’offerta è superiore alla richiesta» .

Loreto è appetibile come città, sul piano abitativo?
(le risposte di Paola Mariani e Vittoria Masi, concordano) – «Loreto, da una decina d’anni, ha visto aumentare in generale le richieste di acquisto rispetto ai comuni limitrofi, sia per la sua posizione strategica, sia per la tranquillità. Qui si vive bene e tutto è a portata di mano. La città è ben strutturata per i collegamenti alle grandi arterie di comunicazione: autostrada e ferrovia; ed è vicina a centri importanti quali Ancona, Macerata e Civitanova Marche. Un posto ideale non solo per i loretani, ma anche per i vicini di casa (fidardensi e porto recanatesi). È una meta richiesta anche da persone che vengono da fuori e che decidono di trasferirsi da noi per motivi religiosi. Il luogo dove è presente la Santa Casa è affascinante per la sua posizione collinare, con vista mare, ed è vicino alla Riviera del Conero, fuori dal caos estivo ma vicinissimo alla costa».
La situazione degli immobili commerciali?
Anche in questo caso le agenzie rilevano le stesse problematiche: «Purtroppo si deve prendere atto che è completamente ferma. Di sicuro, chi decide d’investire in un immobile commerciale non lo fa con l’acquisto: troppo rischioso per una nuova impresa o negozio che sia. Si preferisce l’affitto. I centri commerciali condizionano moltissimo e, purtroppo, il nostro territorio ne conta parecchi».

Nel centro storico abbiamo notato molti cartelli “vendesi” o “affittasi”…
Paola Mariani: «Purtroppo, come in tutti i centri storici, la situazione non è rosea. I centri storici si stanno svuotando sempre di più. Le giovani coppie preferiscono abitare in zone residenziali, dove la comodità di parcheggio e la presenza del proprio garage privato la fa da padrona».
Vittoria Masi: «Sicuramente il terremoto non ha dato un aiuto nell’incentivare gli acquisti nel centro. Le richieste sono quasi inesistenti. Vengono presi in considerazione solo immobili completamente ristrutturati».
Come si può trasformare questo problema in una opportunità?
Paola Mariani: «Potrebbe essere proprio una politica seria di recupero del centro. Quella cioè di investire in immobili da ristrutturare approfittando delle agevolazioni fiscali ancora in vigore. Ristrutturare permette di adattare i vecchi edifici alle misure antisismiche in vigore. Parliamo di strutture che spesso sono solide alle fondamenta. Un simile recupero incentiverebbe alla partecipazione della vita del paese, magari al suono della banda della domenica mattina, o delle varie manifestazioni religiose e non che vengono organizzate in centro. Senza l’assillo di dove poter parcheggiare l’auto».

Una curiosità derivante dal vostro mestiere?
Paola Mariani: «L’esperienza maturata in 10 anni d’attività mi ha insegnato che la figura dell’agente immobiliare non è solo quella del mediatore che fa incontrare domanda e offerta, ma anche quella del consulente psicologico. Chi acquista, soprattutto le coppie, non ha ben chiaro di quale tipologia di casa fa al caso loro.
L’uomo e la donna hanno concezioni diverse rispetto alla casa, la vedono e la vivono da punti di vista ed esigenze spesso opposte. Ecco allora che nel nostro lavoro subentra l’aspetto psicologico: individuare e capire qual è la casa migliore per loro. Perché ogni immobile ha un proprio acquirente, questo me lo hanno insegnato proprio i miei clienti».
Vittoria Masi: «Una delle situazioni più curiose si è verificata quando ho venduto un appartamento ad una coppia di origini calabresi trasferitasi da noi per motivi lavorativi. Uno dei due coniugi ha invitato i propri genitori i quali, visto il posto, si sono talmente innamorati di Loreto che, pur non avendolo preventivato, a loro volta hanno comprato casa qui».