Loreto – Come da tradizione domenica 22 gennaio si svolgerà la festa di Sant’Antonio abate protettore degli animali, organizzata dalla Pro loco.

A partire dalle otto del mattino, in Piazza della Madonna inizierà la distribuzione del pane benedetto di “Sant’Antò”; alle 11.30, appuntamento in Piazza Leopardi con i nostri fedeli amici della vita quotidiana e del lavoro per iniziare la sfilata – al seguito, la banda musicale di Loreto – lungo via Sisto V fino al sagrato della Basilica. Qui, tradizionale benedizione degli animali impartita dall’Arcivescovo Giovanni Tonucci.
Colonna sonora della benedizione, che si spanderà per tutta la piazza, il miscuglio di suoni particolari emessi dagli animali e dalle campane. Nel pomeriggio, stesso luogo, distribuzione di biscotti e vin brulé animata dalla musica di un gruppo folkloristico.

Con Maurizio Pangrazi, presidente Pro loco, ripercorriamo le antiche tradizioni della festa.
«È importante partire dalla figura di Sant’Antonio abate patrono degli animali – inizia Pangrazi – monaco di origini egiziane che ha scelto la vita solitaria e raffigurato, da sempre, con un maialino a fianco e con il fuoco. Da qui la denominazione dialettale dello “sfogo di Sant’Antò”, quel virus molto fastidioso il cui vero nome è Herpes Zoster.
Nel nostro territorio, per gran parte basato sull’agricoltura, è stato un santo da sempre venerato. Nel tempo la devozione è cambiata, si è passati dagli animali per il sostentamento: asini, buoi, cavalli, galline, mucche; agli animali da compagnia: cani, gatti, pesciolini rossi, uccellini.
La caratteristica di consegnare il pane benedetto vuole rappresentare l’elemento principe dell’alimentazione sia nostra che degli animali».
La festa dà il via alle manifestazioni del 2017
«La festa di Sant’Antonio cade il 17 gennaio, ma per ovvi motivi è spostata alla prima domenica successiva. Fa da cerniera fra il 2016 e l’anno nuovo. È l’ultima festa con ancora i segni natalizi: la tradizione vuole che il presepio venga tolto dopo Sant’Antonio. Contemporaneamente dà il via alle manifestazioni del nuovo anno, di cui stiamo approntando il calendario. Si cercherà di confermare quelle manifestazioni gradite dal pubblico, inserendo qualche novità per dare nuovo smalto e attrarre sempre più i turisti, in modo particolare nel periodo primaverile ed estivo».

Chiudiamo con una curiosità. All’interno del santuario, nella Sala del tesoro affrescata dal Pomarancio, tra le raffigurazioni della volta che raccontano la fuga in Egitto c’è un asinello che ci segue con lo sguardo ovunque sia il nostro punto d’osservazione.
Una bravura prospettica del pittore, contemporaneo a Michelangelo.