08 Gen Giochi di carte tra tradizione e innovazione
Quando nelle Marche si giocava a cispa o a truco
Si passavano le serate, quelle belle con la luna fuori e il fuoco nel camino. E anche quelle brutte quando tirava un vento da far tremare i vetri e ti sporgevi un poco oltre la tenda per sentire fin dentro casa il freddo che premeva alla finestra. E allora ti risiedevi e aspettavi che il mazziere desse le carte, insieme agli altri. Si giocava a cispa, uno dei giochi di carte più popolari delle Marche e che alcuni fanno risalire a una località in particolare, il paese di Porto San Giorgio.
Le carte erano quaranta e generalmente si usava un mazzo spagnolo, sostituito, in mancanza di meglio, da uno francese dopo aver opportunamente tolto le carte superflue. Si poteva giocare a cispa a coppie, se si era in quattro, oppure nei gruppi più numerosi fino a sei giocatori, ognuno giocava per sé. Lo scopo era quello di divertirsi, ovviamente, come in tutti i giochi di carte e raggiungere per primi, i più competitivi, il punteggio di 35.
Giochi della tradizione, come il truco anche questo particolarmente diffuso nelle Marche così come in altre regioni d’Italia in differenti varianti.
I tempi sono cambiati, e per fortuna diranno molti appassionati di giochi di carte, visto che anche nel settore si sono avvicendate soluzioni nuove, strategie più avvincenti e futuristiche tecnologie che appassionano le generazioni attuali, tanto quanto in passato lo facevano i giochi di carte della tradizione.
Su questa scia abbiamo oggi giochi a tema che utilizzano le carte, come quelli mutuati dall’immaginario steampunk di molti romanzi di genere e fumetti. Il Dastardly Dirigibles è un gioco di carte creato dalla fantasia di Justin De Witt uno dei maggiori game designer dei nostri tempi. E se c’è dietro lui alla creazione di un gioco, state certi che questo non lascerà nulla al divertimento e al coinvolgimento. Accattivante per la sua semplicità prevede un numero massimo di cinque giocatori; ognuno di loro veste i panni di un costruttore di dirigibili in perfetto stile steampunk. Ogni carta ci aiuta nella costruzione del nostro mezzo, oppure permette di intralciare gli altri giocatori. Quando si arriva a completare la costruzione di un dirigibile finisce il turno e si calcolano i punti realizzati.
In fatto di innovazioni nel settore dei giochi di carte non possiamo non ricordare il clamoroso successo di Hearthstone: Heroes of Warcraft. Oltre 70milioni di giocatori in tutto il mondo. Ve l’immaginate una partita di briscola con numeri simili? Un successo mutuato soprattutto grazie alle innovazioni tecnologiche, come la diffusione di questo gioco per piattaforme mobili che hanno permesso agli utenti di Hearthstone di giocare in mobilità dovunque si trovino. Partite a carte, carte particolari, digitali che consistono di partite a due giocatori. Ogni sfidante può trovare il suo avversario direttamente online. La diffusione di simili giochi va di pari passo con una proposta ludica digitale sempre più coinvolgente e interattiva, con un occhio comunque anche alla tradizione. Nel mare di proposte ludiche che troviamo sul web, quella dei giochi di carte SportPesa si inserisce in un contesto di rilancio dei giochi tradizionali come scopa, scala 40 o burraco in un ambiente digitale coinvolgente e appassionante. Una dimostrazione pratica, anche in epoca di digital innovation nel settore del gaming, di come la tradizione possa trarre vantaggi notevoli in termini di giocabilità e divertimento dalle nuove tecnologie.
In fatto di novità ce n’è una non da poco e che negli ultimi tempi ha rilanciato il settore dei giochi di carte. Il protagonista è quel geniaccio del gaming di nome Richard Garfield. Alcuni lo venerano, altri darebbero un braccio per una minima parte della sua creatività. È lui infatti ad aver inventato il celebre gioco di carte Magic: The Gathering il più venduto gioco di carte collezionabili al mondo. Un gioco che ha trovato le sue declinazioni fatte di bit e pixel in una versione digitale e il cui successo il suo creatore vuole oggi bissare con il gioco di carte Keyforge – Il Richiamo degli Arconti.
Una sfida a due, dalle regole semplici e che a differenza del gioco precedente prevede un unico mazzo. Niente di tecnologico dunque, un vecchio gioco di stampo analogico, se non fosse per il fatto che ogni mazzo commercializzato è differente rispetto a tutti gli altri. Come è possibile? Grazie a un algoritmo che ha combinato le diverse carte in commercio generando miliardi di combinazioni possibili.
Come vedete non è poi così facile liberarci della tecnologia. Ma i giochi di carte continueranno comunque sempre a divertire e coinvolgere tra tradizione e innovazione.
redazionale