Ancona – Il Gruppo Radicali Marche, con una nota a firma del proprio segretario Enzo Gravina, torna sul tema dei migranti schierandosi dalla parte di don Aldo Pieroni, parroco di Camerano, protagonista suo malgrado della vicenda del volantino con le effige di Forza Nuova (leggi l’articolo: Corriere del Conero 29 agosto).

Ecco il testo integrale della nota:
«Lo diciamo da anticlericali, profondamente amanti della religiosità di ognuno: la stessa che ci accomuna a don Aldo Pieroni, prete di Camerano. Responsabile – secondo il coordinatore cittadino di Forza Nuova (Andrea Tarsi, ndr.) – di non aver, nei fatti, alimentato una guerra fra poveri: non aver distinto fra bisognosi stranieri e quelli italiani; non aver chiesto di mutilare il proprio senso di umanità attraverso l’etnia, l’appartenenza religiosa, la provenienza. Ricordiamo ad Andrea Tarsi che gli stranieri in Italia non commettono più crimini degli autoctoni (il 6-7 % della popolazione, fonte FRDB), se non li si lascia nella irregolarità, in mano alla (italianissima) malavita, e nella mancanza di diritti e di reciproci doveri; se gli si dà loro la possibilità di esprimere i propri specifici talenti che, nell’Italia di oggi, produce ricchezza per l’8% del Pil.

Ricordiamo altresì – continua la nota – che, in questo momento, non c’è modo per giungere nel nostro Paese in modo legale, se non quello di essere rifugiati politici. Se si ascolta il bisogno incoercibile di tentare un futuro migliore, le uniche rotte sono nelle sorti che il Mediterraneo mette a disposizione. Per questo tutti i migranti tentano l’ingresso in Italia come profughi di guerra: sembra solo a noi che fame, carestie, calamità naturali,dittature sanguinarie (e sulle quali i Paesi europei, genericamente, tacciono) siano un altro, insopprimibile, motivo per aspirare ad una vita degna, e far appello alla nostra umanità? Per ultimo, non conosciamo, citando sempre Andrea Tarsi, nessun diritto a “non emigrare” ( se non quello evocato da papa Ratzinger: relativo comunque a condizioni di dignità, e non di assoluta disumanizzazione); conosciamo in vero quello citato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che, all’articolo 13, enuncia: ‘Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese’.
Esistono strumenti efficaci e rispettosi del diritto internazionale e della nostra umanità per gestire le grandi migrazioni: a partire dalle misure incluse nella proposta di legge popolare elaborata da Radicali Italiani insieme a molte altre associazioni laiche e cattoliche, detta “Ero straniero”. La quale legge si prefigge di aprire canali legali e sicuri di ingresso in Italia dei migranti per motivi di lavoro, di studio o di protezione internazionale, la loro accoglienza e l’inclusione nelle nostre società».
Enzo Gravina
Segretario Radicali Marche