15 Nov Calo delle nascite: dopo sterilità e precariato è anche questione di scelte
‘Sempre più persone scelgono consapevolmente di non diventare genitori’: se ne parla venerdì 17 novembre a Camerano in Sala del Consiglio ore 17
Camerano, 15 novembre 2023 – Secondo una recente ricerca Istat, il crollo delle nascite a livello nazionale ha interrotto il passaggio generazionale: si fanno pochi figli e sempre più tardi, oppure non se ne fanno affatto.
Se ne parla venerdì 17 novembre alle ore 17 presso la Sala del Consiglio del Comune di Camerano, all’interno del convegno ‘Parliamo di natalità: il calo delle nascite’ organizzato dallo stesso ente in sinergia con l’Ordine degli Psicologi delle Marche sulla scia del Protocollo Cnop (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Il calo delle nascite tra il 2019 e il 2022 (per un totale pari a 27 mila unità) dipende per l’80% dal cosiddetto ‘effetto struttura’, ovvero dal numero inferiore e dalla composizione per età delle donne. Il restante 20 per cento è dovuto, in generale, alla minore fecondità passando da 1,27 figli in media per donna nel 2019 a 1,24 nello scorso anno. La persistente bassa fecondità, fattore determinante all’interno del cosiddetto ‘inverno demografico’, è uno dei tratti distintivi dell’evoluzione – o piuttosto della involuzione – demografica del nostro Paese.
Al convegno a Camerano, dopo i saluti istituzionali del sindaco Oriano Mercante, interverranno il professore Franco De Felice dell’Università di Urbino e Presidenza Forum Regionale delle Famiglie su ‘Gli effetti della denatalità sulla sostenibilità del sistema sociale’ e la psicologa e psicoterapeuta Federica Guercio sul tema ‘La scelta di non avere figli: aspetti emotivi e psicologici implicati nella rinuncia della genitorialità’.
«Quello della denatalità è un tema centrale nelle politiche della nostra Giunta – ha dichiarato Oriano Mercante sindaco di Camerano – tanto che in Comune abbiamo attivato un piano per lo smart working proprio per agevolare le famiglie, e abbiamo avuto il finanziamento di 1 milione 400mila euro del Pnrr per un asilo nido perché il nostro non è più sufficiente; altre azioni e agevolazioni sono in avanzata fase di studio poiché un corpo sociale che rinuncia a mettere al mondo bambini non ha speranza nel futuro. La sfida va affrontata in modo serio e per tappe che metta da parte facili slogan».
«Intervengono numerosi fattori di natura sociodemografica e psicologica sulla scelta dei “childlessness by choice” o “childfree”, cioè di coloro che hanno fatto la scelta consapevole di rinunciare alla genitorialità – spiega Federica Guercio – non ultimi l’incertezza per il futuro e la difficoltà ad abbandonare e rinunciare al soddisfacimento dei propri bisogni».
«Il nostro Ordine professionale da sempre crede nell’interdisciplinarietà – commenta Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche – per questo in occasione del convegno sull’inverno demografico interverrà anche la dottoressa Ilaria Dottori dell’Ordine Assistenti Sociali, perché non c’è completezza d’informazione su un tema se non c’è visione d’insieme».
Le conclusioni sono affidate all’assessore Servizi Sociali, Politiche giovanili, Chiara Sordoni, che è anche psicologa. «L’inverno demografico è ciclico nella storia dell’uomo – ha sottolineato l’assessore Sordoni – I motivi sono plurimi, coinvolgono la sfera emotiva, psichica, ma anche quella economica e della sicurezza. Credo che la politica, anche e soprattutto a più alti livelli, dovrebbe intanto creare condizioni di sicurezza per le persone, come spiegato dallo psicologo Abraham Maslow, e non lavorare di assistenzialismo. Creare buone condizioni, ottimismo, speranza nel futuro, terreno fertile per una nuova spinta evolutiva».
Il convegno sarà moderato dal giornalista Gabriele Costantini.
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