26 Feb SPROFONDO ROSSO!
In piena zona play out l’Ancona non sa più reagire. Mancano cuore, cambio di passo e mentalità
LEGAPRO girone B
domenica 26 febbraio
ALBINOLEFFE (3-5-2): Nordi; Scrosta, Gavazzi, Zaffagnini; Gonzi (31’st Guerriera), Giorgione, Loviso, Agnello (23’st Di Ceglie), Anastasio; Mastroianni (37’st Magli), Montella. A disp.: Cortinovis, Mondonico, Moreo, Nichetti, Minelli, Cortellini. All. Alvini
ANCONA (4-3-3): Scuffia; Di Dio, Ricci, Cacioli, Forgacs; Zampa, Vitiello (1’st Gelonese), Djuric (1’st Agyei); Momentè (22’st Paolucci), Del Sante, Frediani. A disp: Piangerelli, Nicolao, Bartoli, Bambozzi, Mancini, Voltan, Ascani. All. Pagliari
ARBITRO: De Santis di Lecce
MARCATORI: 24’pt Scrosta, 37’pt Mastroianni
AMMONITI: Ricci, Zaffagnini, Momentè
ESPULSI: 27’st Zaffagnini per doppia ammonizione
NOTE: spettatori 500 circa, angoli 3-7
Troppo brutta per essere vera. Ma siccome ultimamente è spesso brutta, l’Ancona probabilmente è quella svogliata e indolente scesa in campo a Bergamo: ci sono troppi indizi che fanno ormai una prova. La classificaè drammatica, la salvezza è a quattro punti e la tanto agognata scossa che ci si aspettava dal cambio di allenatore non c’è stata: in due partite della gestione Pagliari l’Ancona non ha praticamente mai tirato in porta.
Due notizie di colore: i tifosi dorici hanno abbandonato lo stadio con un quarto d’ora di anticipo in contestazione con la squadra, anche oggi lasciata sola dalla dirigenza come a Venezia (presente solo il ds Spadoni, facente funzioni di team manager).
LA CRONACA
Pagliari conferma il 4-3-3 visto col Santarcangelo, adattando Momentè a destra invece di Paolucci, visto anche l’infortunio di Bariti: dentro Zampa per Agyei e Di Dio al posto dello squalificato Daffara.
Alvini conferma modulo ed interpreti rispetto al pareggio di Gubbio e i fatti gli daranno ragione. Parte forte l’Albinoleffe che già al 3’ mette i brividi a Scuffia con un tiro di Montella di poco alto. Il portiere dorico salva due volte il risultato al 6’ ed al 12’ sempre su Gonzi, la seconda proprio con un miracolo.
L’Ancona sbanda paurosamente, non c’è la giusta distanza tra i reparti e i bergamaschi hanno vita facile, fino all’inevitabile vantaggio che giunge al 24’ grazie ad un colpo di testa di Scrosta, lasciato tutto solo da Di Dio sul vertice basso dell’area piccola.
Reazione biancorossa? Neanche a parlarne. Passano 13’ ed arriva il raddoppio, sempre su calcio piazzato: punizione di Loviso, mischia in area dorica e Mastroianni fulmina Scuffia. Il primo tiro dell’Ancona verso la porta difesa da Nordi giunge al 39’ con Frediani, ma il portiere locale è bravo e respingere sia la conclusione dell’esterno che la ribattuta, per la verità velleitaria, di Zampa.
Nella ripresa Pagliari toglie Djuric, il peggiore in campo, e Vitiello per inserire Gelonese ed Agyei, ma l’Albinoleffe controlla agevolmente la gara senza affanni, anche se Frediani al 10’ potrebbe riaprire tutto, ma la sua conclusione da pochi passi finisce alle stelle.
L’unica scossa alla partita prova a darla al 27’ Zaffagnini che, già ammonito, stende il neo entrato Paolucci a centrocampo: rosso inevitabile, ma l’Ancona neanche in superiorità numerica riesce a farsi viva dalle parti di Nordi.
Finisce 2-0, la squadra dorica incassa la quinta sconfitta su sei gare nel 2017 e la salvezza diretta si allontana a quattro punti, con all’orizzonte il derby contro il fanalino di coda Fano: una partita da vincere, senza se e senza ma.
Prima però, c’è l’andata della semifinale di Coppa Italia a Matera, mercoledì 1 marzo alle 14.30: un match che sa tanto di contrattempo fastidioso, come praticamente ammesso dagli stessi biancorossi in sala stampa.
SALA STAMPA
Pagliari: «Brutta sconfitta, nella prima frazione siamo andati proprio male. Devo trovare la medicina giusta, sono qui da poco e non c’è tempo: ma non è questa la strada che ci porta alla salvezza. Il 4-3-3, dopo oggi, mi sa che non è il modulo adatto a questa squadra. Non dobbiamo fare le vittime, c’è già tanto vittimismo nell’ambiente, dobbiamo reagire. Sono comunque sicuro che ci salveremo, magari tramite playout, ma ci salveremo».
Paolucci: «In questo momento siamo fragili, ad ogni difficoltà ci sciogliamo. L’atteggiamento di oggi non è stato all’altezza della situazione, abbiamo preso due gol da palle inattive e non possiamo permettercelo. Ci gira anche tutto male, ma non dobbiamo piangerci addosso. Mancano undici partite e c’è tutto il tempo per uscire fuori da questa situazione».
Gelonese: «La classifica è brutta e non possiamo negarlo. Come dobbiamo ammettere di non aver fornito una prestazione all’altezza, ma dobbiamo crederci. L’Albinoleffe è entrato in campo con più fame di noi, stiamo lavorando tanto durante la settimana, ma ancora non si vedono i frutti delle nostre fatiche. Ora c’è la coppa, ma la partita più importante è il derby con il Fano di domenica».