30 Dic Pazza Ancona: battuta la Reggiana con il minimo scarto
I dorici forti con le forti e deboli con le deboli, il commento di capitan Ricci
LEGA PRO girone B
ANCONA (4-3-3): Scuffia; Barilaro, Moi (31’pt Kostadinovic), Ricci, Malerba; Agyei, Zampa, Gelonese (39’st Daffara); Bariti, Momentè (45’st Falou Samb), Frediani. A disp: Rossini, Tassoni, Frogacs, Bambozzi, Djuric, Battaglia, Voltan, De Silvestro, Montagnoli. All. Brini
REGGIANA (4-3-3): Perilli; Ghiringhelli, Spanò, Sabotic, Pedrelli; Bovo, Maltese (32’st Nolè), Angiulli (41’st Rizzi); Manconi (28’st Guidone), Marchi, Cesarini. A disp: Narduzzo, Giron, Rozzio, Mogos, Lombardo, Bonetto, Lafuente. All. Colucci
ARBITRO: Maggioni di Lecco
MARCATORI: 40’pt Frediani
AMMONITI: Bariti, Ghiringhelli, Sabotic
ESPULSI: 10’st Ghiringhelli per doppia ammonizione
Il quinto gol di Frediani per la quinta vittoria in campionato per l’Ancona. Ennesima rete decisiva dell’esterno biancorosso, grazie al quale la squadra di Brini ha portato a casa i tre punti fondamentali per passare un Capodanno sereno dopo i brutti ko col Forlì e col Mantova. Brutta prestazione della tanto decantata Reggiana, che non ha dimostrato sul campo la sua superiorità di classifica.
La cronaca
Brini ha confermato il solito 4-3-3, ma cambiando gli esterni di difesa: dentro Barilaro e Malerba per Daffara e Forgacs. Colucci si è messo a specchio del tecnico dorico, ma è stata una mossa che non ha pagato. La Reggiana è partita forte e al 9’ ha graziato l’Ancona: cross dell’ex Pedrelli e clamoroso errore di Ghiringhelli a Scuffia battuto.
Il pericolo ha un po’ scosso i biancorossi che hanno alzato il baricentro di qualche metro senza rischiare praticamente più di prendere gol. Soltanto alla mezz’ora la Reggiana ha rimesso piede in area dorica, con Marchi che ha chiesto un rigore per un presunto fallo di Moi: l’arbitro ha lasciato giocare, ma il difensore dell’Ancona ha dovuto abbandonare il campo per un infortunio.
Al 40’ l’episodio decisivo: palla vagante in area granata, Frediani è stato il più lesto di tutti ad approfittarne controllando la sfera e calciandola alle spalle di Perilli con un destro fulmineo. Reazione ospite nella ripresa? Neanche per sogno, anzi gli uomini di Colucci sono rimasti in dieci dopo pochi minuti a causa dell’ingenua espulsione di Ghiringhelli che, già ammonito, ha commesso un fallo evitabilissimo su Gelonese.
Con la superiorità numerica l’Ancona ha avuto vita facile, rischiando di raddoppiare in diverse occasioni, la più grande ancora con Frediani che, però, ha calciato su un disperato Perilli in uscita. Al termine della partita è risuonata l’Aida, segno che l’Ancona ha vinto e i tifosi possono festeggiare il Capodanno felicemente.
Ora lunga sosta, si tornerà in campo a Bassano domenica 22 gennaio. E il 3, nel frattempo, inizia la sessione invernale del calciomercato.
SALA STAMPA
Mancini: «Vittoria meritata e molto importante dopo la brutta sconfitta di Mantova. La dedichiamo a Luca Cognigni, che si è dovuto operare nuovamente al ginocchio e a cui forniremo tutta l’assistenza necessaria per farsi valere nelle sedi opportune qualora voglia approfondire i motivi dell’errore nel precedente intervento. Ci prendiamo qualche giorno di ferie, poi sarà mercato e aspettiamo ancora la risposta della Lega Pro per la fidejussione»
Brini: «La squadra ha dimostrato che con le grandi riesce sempre a fornire prestazioni eccellenti. Purtroppo i nostri limiti vengono fuori con le dirette concorrenti e dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci. Peccato questa lunga sosta, non la concepisco, a livello atletico può creare solo problemi. Ma dobbiamo adeguarci».
Ricci: «Siamo una squadra davvero matta, forte con le forti e debole con le deboli. Giocassimo solo con le prime della graduatoria saremmo da playoff. Faccio i complimenti ai miei compagni perché oggi non era facile e abbiamo strameritato di vincere».
Frediani: «Sono molto contento per l’ennesimo gol decisivo, ma l’importante è che vinca la squadra non che segni Frediani. Rispetto alle precedenti stagioni ho più fiducia in me stesso, forse perché gioco con continuità. Dedico il gol alla mia famiglia, che in questi anni mi ha sopportato, perché ho avuto periodi davvero difficili».