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Solidarietà Popolare sui dati della raccolta differenziata

“Castelfidardo ancora ai vertici ma purtroppo in forte calo: -8,13%”

Castelfidardo, 3 luglio 2018 – Neppure il tempo di festeggiare il primato appena riconosciuto di città riciclona – la migliore delle Marche sopra i 15mila abitanti a detta di Legambiente – che i consiglieri fidardensi di Solidarietà Popolare entrano a piè pari sull’argomento smorzando i toni e l’euforia: «Quando ci si nasconde dietro un parziale successo per mascherare un evidente insuccesso» .

Per Solidarietà Popolare infatti,  pur riconoscendo il primato, preoccupa il forte calo rispetto agli anni precedenti.  «Un particolare che sembra sia sfuggito all’attuale Giunta ma purtroppo reale – sottolineano – Castelfidardo passa dal 81,13% del 2014, al clamoroso 84,22% del 2015 (dato ATA2-Ancona) che era valso alla città un premio dal Ministero dell’Ambiente, per registrare il 78,6 % nel 2016, fino all’attuale 76,1% del 2017».

Vero è, ammettono, che rispetto al passato sul dato incide il diverso caricamento dei dati sullo spazzamento ma in minima parte, e non tanto da rendere meno grave il dato reale di -8,13% (-10% su dato annuale).

«Non vorremmo che anziché correre ai ripari – dicono i consiglieri di minoranza di Solidarietà – l’assessore all’ambiente Calvani si culli sul primato come apparso dai comunicati trionfalistici».

Che la situazione fosse in regresso, rispetto al passato, lo si era già compreso in fase di bilancio, quando si era notato un aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti per 139 mila euro in più rispetto al 2017, nettamente in controtendenza rispetto all’anno precedente.

«Fra i motivi di questo regresso – evidenziano i consiglieri – c’è sicuramente il non aver reintrodotto gli ispettori ambientali, figure con obiettivi non solo di controllo, ma anche di informazione sul territorio. Oggi, per risparmiare, ci si affida sporadicamente al controllo degli uffici. Ma è chiaro che non è più sufficiente. Ed i dati sono lì ad evidenziarlo. Poca inoltre, se non assente, la campagna di informazione nei quartieri spettante alla Rieco».

A detta di Solidarietà Popolare i cittadini di Castelfidardo stanno pagando nel 2018 più Tari proprio per colpa di questo abbassamento della percentuale di raccolta differenziata. «In Consiglio comunale il sindaco e l’assessore al bilancio Foria hanno cercato di giustificare la cosa unicamente per il ribasso una tantum avuto in precedenza dalla gara d’appalto. Una spiegazione che non sta in piedi – affermano in conclusione – perché il ribasso d’asta del costo di smaltimento rifiuti c’è in tutti gli anni del contratto. Il vero motivo è che sta aumentando l’immondizia che si porterà in discarica a discapito della differenziata. Quali correttivi si stanno pensando per fermare questo trend pericolosissimo?»

 

redazionale