Osimo, 3 giugno 2020 – Consumo e produzione responsabili per una crescita sostenibile. Nel nome dell’economia circolare. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, venerdì 5 giugno, l’Amministrazione comunale di Osimo, che crede fermamente nell’ambiente quale volano di sviluppo territoriale, anche in chiave turistica e strumento di smart economy, organizza un evento in live streaming dal titolo Lo sviluppo sostenibile per un nuovo Rinascimento.
L’incontro, trasmesso in diretta alle ore 18.00 sul sito web istituzionale del Comune – www.comune.osimo.an.it – nasce da una proposta della Consigliera comunale delegata a Politiche europee ed OsimoLab, Frida Paolella e mette al centro l’obiettivo 12 dell’ONU – Organizzazione delle Nazioni Unite – dei 17 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – dedicato a Consumo e produzione responsabili.
E ad aprire l’evento sarà proprio un messaggio del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, che giusto a fine maggio ha presentato il suo rapporto annuale sullo stato dell’arte dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, facendo emergere un quadro non troppo incoraggiante, dal momento che la pandemia Covid-19 ha vanificato molti dei già deboli progressi ottenuti nel 2019. Se c’è un segnale positivo, però, è che proprio la pandemia funge da acceleratore per ripensare i cicli di produzione, favorendo l’economia circolare.

Dopo l’introduzione di Guterres, altri qualificati relatori prenderanno parte all’iniziativa. Il sindaco Simone Pugnaloni porterà i saluti istituzionali, per lasciare spazio agli interventi di Michela Glorio, assessore all’Ambiente e allo Sviluppo economico, di Eleonora Rizzuto, coordinatrice nazionale Obiettivo 12 ONU per ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, di Domenico Sturabotti, direttore di Symbola – Fondazione per le qualità italiane e di Marco Capellini, ceo di Matrec ed esperto di economia circolare. A coordinare il dibattito, la consigliera Frida Paolella.
L’obiettivo è di offrire risposte e prospettive, per fare delle Marche un laboratorio progettuale di cultura imprenditoriale diffusa. La crisi sanitaria, d’altronde, unita a quella economica ed ambientale ci impone scelte per cambiare le cose: far evolvere il modello industriale, migliorare gli stili di vita e salvare il pianeta, puntando ad uno sviluppo sostenibile ed inclusivo.
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