Ancona 30 luglio 2021 – Si è tenuta oggi ad Ancona la conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’On. Eleonora Evi europarlamentare e co-portavoce nazionale di Europa Verde, Gianluca Carrabs, Adriano Cardogna, Caterina Di Bitonto e Roberto Rubegni dal titolo “L’area marina protetta del Conero, se non ora quando?”
Nel corso della stessa, sono state messe in luce le ragioni del “Sì”: Tutela dell’ambiente, accesso ai finanziamenti e progetti europei, ricerca applicata, turismo responsabile, esaltazione dei prodotti tipici, pesca sostenibile e marketing territoriale. Durante la conferenza è emerso in maniera chiara che il quesito referendario, al momento al vaglio della Commissione comunale dorica, vada approvato senza alcuna modifiche e in tempi rapidi.

«Proteggere il mare del Conero non è un’opzione, ma un dovere – ha dichiarato l’onorevole Evi – d’altronde le aree marine protette nascono in tutto il mondo per tutelare, proteggere e valorizzare quei tratti di mare considerati di maggior pregio proprio come questo bellissimo tratto di costa. Il nuovo corso della politica comune europea punta sulla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali nei prossimi 30 anni, ed è un paradosso che qui si vada in direzione ostinatamente contraria, con i paraocchi rispetto ai grandi temi ambientali che l’Unione europea valorizza con cospicui finanziamenti».
Per Gianluca Carrabs, membro dell’Esecutivo nazionale Europa Verde: «L’utilità delle aree marine protette ad oggi è ampiamente riconosciuta a livello scientifico, politico ma anche economico e sociale. Creare un’area marina protetta darà la possibilità a tutta questa fascia di costa di approcciarsi ad un nuovo modello di turismo, slow e sostenibile, rispettoso degli equilibri ambientali da una parte, ma allo stesso tempo dando la possibilità al visitatore di vivere un’esperienza più consapevole e sostenibile. Una seconda riflessione la voglio dedicare al mondo della ricerca universitaria – ha aggiunto Carrabs – che proprio in questo luogo e in un ambiente protetto potrà sperimentare e proporre soluzioni che potrebbero essere esportate anche in altre aree del pianeta che hanno peculiarità simili».
«I cittadini debbono esprimersi è un loro diritto» ha dichiarato Caterina Di Bitonto co portavoce Europa Verde Ancona; mentre Roberto Rubegni, anch’egli co portavoce Europa Verde Ancona, in tema di turismo slow e pesca sostenibile ha proposto una considerazione su: «quanto e quale valore aggiunto possa portare l’istituzione dell’area marina protetta del Conero per la tutela della biodiversità che, come è noto, sta diminuendo. Questo è un dato di fatto. La perdita di questo grande valore rappresenta una delle maggiori problematiche ambientali dei nostri giorni. Così come si è dimostrato che, una volta istituita un’area marina protetta, le specie autoctone tornano a proliferare come recentemente testimoniato da un’indagine subacquea svoltasi nell’area marina protetta delle Cinque Terre».
Ma pure la pesca sostenibile ci guadagna, ha detto in conclusione Rubegni: «Un vantaggio enorme, a dimostrazione che la salvaguardia all’ambiente non è sinonimo di divieti tout court ma, al contrario, è la proposta di un’altra economia possibile che necessariamente deve tenere conto della tutela dell’ambiente perché senza questo non c’è economia e, soprattutto, futuro».
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