Camerano, 3 giugno 2021 – I residenti di Viale Ceci sono piuttosto esasperati. A causargli tanto stress sono gli Alberi di Giuda che ornano il viale con i rami che sfiorano le abitazioni. E siccome i problemi che causano si ripetono puntuali ogni anno, ecco che ad ogni nuova fioritura si rinnova la loro richiesta all’Amministrazione comunale di procedere con la loro potatura.

A farsi paladina della reiterata richiesta, a nome di molte famiglie che abitano quella via, è Maria Vittoria Marcelli che spiega: «Come ogni anno dobbiamo ricordare all’Amministrazione comunale la potatura degli alberi. La loro particolarità è che producono un tipo di resina dove si annidano grossi insetti: calabroni, api, mosche ecc…. Questo annoso problema coinvolge diverse famiglie che abitano in questa via. Siamo costretti a tenere le finestre chiuse per non far entrare gli insetti. Inoltre, questa resina si deposita sui tettucci delle auto posteggiate e sotto le suole delle scarpe. Considerando poi il periodo che viviamo con questo virus, credo sia opportuno intervenire urgentemente».
Continuamente sollecitata alla potatura dai residenti della via, il sindaco Annalisa Del Bello, racconta la Marcelli, ha risposto loro ricordando che l’Albero di Giuda è una specie protetta, che ha contattato l’ufficio Ambiente e che non è possibile intervenire ogni anno con un’ordinanza sanitaria. Aggiungendo che se si vuole eliminare il problema anziché potare occorre cambiare gli alberi che, tra l’altro, sono stati potati lo scorso anno.
«Risposta inadeguata e discutibile – ribadisce piccata la signora Vittoria – considerato che da almeno 10 anni l’Albero di Giuda non è più una specie protetta. Gli alberi vanno potati ogni anno! Senza che noi cittadini dobbiamo ricordare ogni volta di fare gli interventi».
Note botaniche
L’Albero di Giuda o Siliquastro – nome botanico Cercis siliquastrum – è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) e al genere Cercis. È un arbusto ornamentale dal portamento molto elegante e gentile, resiste bene alla siccità e predilige i terreni calcarei e le esposizioni in pieno sole.
Nella tradizione cristiana, il nome di questo albero è legato alla credenza medievale creata per spiegare la curiosa fioritura sulla corteccia nuda che fa capolino ancor prima che le foglie appaiano sui rami. La leggenda narra che sotto questo albero Giuda diede il famigerato bacio del tradimento a Gesù. Poco dopo, travolto da un inconsolabile rimorso, l’apostolo vi si impiccò.
La cosa ancora più straordinaria dell’Albero di Giuda è che produce fiori commestibili sia a crudo, ad esempio nelle insalate, che fritti in pastella. Alcuni li conservano addirittura in salamoia o sottaceto per poi aggiungerli alle minestre, alle zuppe o alle pizzaiole.
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