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Area Marina Protetta Costa del Monte Conero, è l’ora di decidere

X Sirolo: “I sindaci di Ancona, Sirolo e Numana compiano le scelte importanti per il territorio in trasparenza e coinvolgendo i cittadini”

Sirolo, 16 novembre 2020 – Quindici giorni per passare alla storia: questo il tempo dato dal Ministero dell’Ambiente ai Sindaci di Ancona, Sirolo e Numana per esprimersi definitivamente sulla proposta di Area Marina Protetta Costa del Monte Conero.

La storia la conosciamo tutti, un tira e molla politico e ideologico sulla pelle del territorio, dei cittadini e degli operatori turistici. Ma il Ministero riporta tutti con i piedi per terra mettendo sul piatto la proposta chiara e netta: la zonizzazione ultima che deriva dalla campagna di indagine Ispra del 2014: sparisce la zona A. La costa viene suddivisa in zone B e C. Per chiarezza, queste sono le regole per la zona B:

ZONA B

Ricerca: autorizzata
Balneazione: consentita
Navigazione a remi, vela, a pedali o a propulsori elettrici: consentita
Navigazione a motore: regolamentata
Ormeggio: autorizzato
Ancoraggio: regolamentato
Trasporto passeggeri e visite guidate: autorizzato
Attività di noleggio e locazione unità da diporto: autorizzata
Piccola pesca artigianale residenti: autorizzata
Pescaturismo: autorizzata
Pesca ricreativa e sportiva: riservata ai residenti nei comuni dell’AMP
Immersioni: autorizzate
Visite guidate subacquee: autorizzate
Whale watching: autorizzata
Accesso navi da diporto: non consentito
Acquascooter, sci nautico e similari: non consentito
Pesca subacquea: non consentito

Per la ZONA C, l’accesso delle navi da diporto diventa regolamentato.

Fabia Buglioni, capogruppo della lista civica X Sirolo

Sul tema interviene il Gruppo consiliare X Sirolo: «Ci saremmo aspettati che fossero stati i Sindaci, in trasparenza, a comunicare ai cittadini su cosa stanno dicendo o no. La loro risposta, comunque, passerà alla storia».

Il dubbio di X Sirolo è amletico: «Saranno i Sindaci che avranno definitivamente chiuso la possibilità di avere un’Area Marina Protetta, con le relative risorse economiche destinate altrove, o i Sindaci che si siederanno al tavolo delle trattative per portare a casa il miglior strumento di gestione che potrà consentire attività armoniche ed in equilibrio con la natura e la fragilità dei luoghi?»

 

redazionale

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