Camerano. Proseguendo nella rassegna e nella presentazione delle associazioni locali, oggi è la volta della Bftm Volley Summer, la trentennale società di pallavolo. Una tradizione e una reputazione invidiabile quella della Summer, arricchita negli anni anche grazie alla partecipazione a due tornei internazionali: l’Easter Volley , memorial Flavio Brasili, e il Volleurhope, memorial Daniele Principi.

Due tornei – il primo giocato verso Pasqua, il secondo in estate – che arricchiscono notevolmente il bagaglio sportivo, favoriscono la conoscenze di altre culture e formano la visione d’insieme delle giocatrici. Vi partecipano squadre europee e americane e lo scambio interpersonale prodotto è notevole.
Quest’anno, l’ampia rosa delle pallavoliste può contare su elementi provenienti dalla serie A e dalla serie B, apportando così ai vari organici quell’esperienza e quella malizia necessarie per crescere e migliorare. Si parte con i più piccoli dell’under 13 fino ad arrivare alla prima e alla seconda divisione, una proposta ampia che permette a grandi e piccoli di praticare l’agonismo.
Ci tiene il presidente Claudio Principi a rimarcare questo concetto.
“Mettere ogni bambino nella condizione di poter praticare lo sport, è molto positivo – ha sottolineato -. E il nostro obiettivo è quello di creare per ogni praticante un percorso personalizzato. A sé stante”.

Per Valentina Cianforlini, una delle allenatrici al Volley Summer da circa quattro anni: “È’ bello quando vedi le squadre crescere. Alleni una ragazza nell’under tredici e poco dopo te la ritrovi in prima divisione. È appagante, direi”.
Lo spirito di squadra c’è. “Le vedo bene queste ragazze – confessa Federico Borgognoni, un altro allenatore – sono preparate, ogni anno che passa aumentano l’impegno. Nell’ultimo campionato non abbiamo fatto molto bene, ma al prossimo recupereremo”.
Non sempre è facile conciliare lo sport con gli impegni di lavoro, quando spesso il tempo per gli allenamenti lo devi sottrarre al tempo libero. Ne sa qualcosa Chiara Marconi, 25 anni, giocatrice della seconda divisione: “Studio giurisprudenza – racconta – e sto facendo esperienza in uno studio legale. Esco di casa alle sette di mattina e rientro alle sette di sera. Per poi uscire di nuovo perché c’è l’allenamento. Questo della pallavolo è un impegno che ti prendi solo se hai passione”.
Per Chiara Bottaluscio, 28 anni, giocatrice della prima divisione, i problemi sono di altro tipo: “Certo, quest’anno sono molto carica, l’ansia pre partita con gli anni ho imparato a gestirla. Quand’ero più piccola a volte diventava un problema, ma crescendo ho imparato a trasformarla in adrenalina”.
C’è impegno serio in questa società di pallavolo, a partire dal presidente, dagli allenatori fino alle ragazze che scendono in campo sempre consapevoli di dare il meglio. Ognuno nel suo ruolo, sono tutti determinati a inseguire traguardi sempre più importanti, perché sanno benissimo che i sogni volano alti.