
Castelfidardo. Abbiamo incontrato i consiglieri Lara Piatanesi, candidata sindaco alle scorse elezioni con l’appoggio della lista Pd e lista civica ‘Bene in Comune’, insieme a Enrico Santini, del Pd.
Facendo parte della minoranza qual è il vostro obiettivo, ora?
“ In questa fase il nostro obiettivo si basa sulle proposte, cercare cioè di far attuare il nostro programma portato alle elezioni amministrative. Il nostro grande impegno, e quello di più di quaranta persone che hanno lavorato con noi, ha portato alla creazione di un ottimo programma, qualità riconosciute anche dagli avversari che hanno vinto le elezioni e oggi si trovano ad amministrare il Comune”.
Avete avanzato delle proposte?
“Per ora abbiamo tre interrogazioni protocollate che verranno discusse nel prossimo consiglio comunale, con le quali intendiamo sollecitare l’amministrazione sui temi dei contratti di fiume, dell’appalto per l’asilo nido comunale e del trasporto disabili”.

Cosa si intende per contratto di fiume?
“Il contratto consiste nel voler fare in modo che l’amministra-zione si occupi in maniera preventiva dei possibili danni causati da eventuali future esondazioni dei fiumi del nostro territorio. L’iniziativa partì con la precedente legislatura, durante la quale i gruppi consiliari del Pd di tutta la zona Ancona sud si sono accordati per presentare contemporaneamente nei rispettivi consigli comunali la proposta. L’accordo prevede l’unione e l’impegno di tutti i Comuni della zona che stanno a stretto contatto con i fiumi limitrofi, dal Musone al Potenza. Il contratto di fiume, se si riprendesse in considera- zione, servirebbe l’unanimità di tutti i Comuni interessati per procedere”.
Perché è così importante il contratto di fiume?
“Le acque dei fiumi si riversano nel mare, generando troppo frequentemente divieti di balneazione in una zona che vede nella qualità dell’acqua una delle principali attrazioni turistiche. L’inquinamento di cui si parla non riguarda le acque meteoriche o quello provocato da chi frequenta il mare, ma da ciò che viene trasportato dalle acque dei fiumi della zona. Infatti, controllando gli scarichi che costituiscono l’inquinamento chimico diretto, e i letti dei fiumi per evitare esondazioni, si eviterebbe il rigurgito in mare di elementi inquinanti. L’intenzione è di chiedere alla nuova amministrazione se vuole applicare questo provvedimento”.
Quali sono i dubbi riguardanti l’appalto dell’asilo nido?
“Va precisato che è stata una scelta della precedente amministrazione; che non è stata modificata dalla nuova in atto. Vogliamo capire perché sia stato usato il concetto del massimo ribasso, contestato dalla normativa nazionale in contratti di questo tipo. Infatti con l’acquisizione del servizio dell’asilo nido la legge stessa da aprile 2016 chiede che si passi al concetto di convenienza economica, considerando però tutti gli aspetti qualitativi per il bene del servizio. Perciò, considerare come unico parametro il prezzo delle varie proposte, ci sembra più equo”.‘
Come è meglio procedere, secondo voi?
“Sarebbe stato doveroso controllare anche altri parametri che la stessa azienda appaltante fornisce; stilare una graduatoria in base ai punteggi dei servizi forniti, e non guardare solo il prezzo ma anche e soprattutto la qualità del servizio stesso. Questa decisione è stata un bene solo per le casse del Comune, non per le famiglie. Infatti ,l’appalto dell’asilo nido è sempre strutturato su due voci: una sostenuta dal comune e l’altra a sostegno delle famiglie, che non hanno avuto migliorie”.

Quale sarà il vostro quesito in sede di consiglio?
“Ci si domanda perché la vecchia amministrazione abbia preso questa decisione, perché non ha tenuto conto dell’opinione delle famiglie e del loro risparmio, ottenendo unicamente vantaggio per le casse del Comune. Inoltre verrà avanzata la proposta, da parte nostra, che i soldi risparmiati vengano reinvestiti per l’asilo stesso e per migliorarne il servizio”.
Il terzo argomento che spingerete?
“Si tratta di un argomento molto discusso ultimamente, che riguarda decisioni prese dalla nuova amministrazione: la riduzione del compenso chilometrico per il trasporto dei disabili, oggi fornito in misura maggiore dalla Croce verde e Anffas onlus Conero. In poche parole si è passati da un compenso di € 1,24 a chilometro percorso, a € 1,00, che poi, calcolando dal valore dell’appalto, si ottiene il risultato di 15 mila euro risparmiati dall’amministrazione. Questa riduzione è stata giustificata dalla diminuzione del costo del carburante, però le voci dei costi che costituiscono il servizio non prevede solamente la spesa per il carburante ma anche la manutenzione dei mezzi, il personale che, anche se in parte costituito da volontari, in alcuni casi,- come le esigenze di varie tipologie di disabilità, vede la necessità di assumere personale specializzato. Che va ovviamente retribuito”.
Cos’è sbagliato, per voi, nella formulazione di questa decisione?
“Secondo una disposizione della prefettura di Ancona, per questa tematica l’assegnazione dei lavori è consentita anche in maniera diretta, senza entrare cioè in procedure di appalto, con le quali si rischierebbe di far perdere di vista la qualità e la cura del servizio. Attenti a restare al di sotto di una certa cifra prefissata dalla prefettura di Ancona, si pensa anche al beneficio delle associazioni di volontariato, lche in questo modo hanno più possibilità di lavorare. Questi prerequisiti sono stati tutti rispettati, ma in maniera unilaterale, senza preavviso o informativa. Si è passati alla riduzione del compenso per chilometro, con un ribasso percentualmente rilevante, andando incontro a future mancanze di risorse per questo tipo di servizio così delicato e importante.’
Carissimi Enrico e Lara non vi vergognate dire che oltre la Croce Verde c’e’ un
un’Associazione di volontariato che si chiama ANFFAS onlus CONERO di tutto ristetto . Che Umiliazione.????
Non è colpa dei consiglieri,ma di chi ha scritto l’articolo (che è la stessa persona che ha scritto questo commento)che non ha specificato l’associazione chiamandola per nome. Mi scuso. Se vuole per rimediare al Mio errore, aggiungerò il nome all’articolo il prima possibile.
Gent.mo Presidente Anffas, abbiamo ovviato all’inconveniente e aggiunto la sua associazione nel corpo dell’articolo. Com’era doveroso fare. Ci scusiamo per la svista affatto voluta. Ha ottenuto anche le scuse della nostra redattrice, e siccome è stata una sua iniziativa non concordata in redazione, mi congratulo con Lucia. Ci spiace, ma abbiamo rimediato. Siamo giovani, ancora coinvolti dalla fatica della nascita recentissima della testata e siamo umani, dunque soggetti a qualche dimenticanza. Abbiamo rimediato. Ora però, ci aspettiamo da lei, nella stessa misura, le pubbliche scuse nei confronti di Enrico e Lara, consiglieri del tutto incolpevoli. Al nostro prossimo errore (ce ne saranno, proprio per quanto detto sopra), la invitiamo a prendere contatto con il noi prima di coinvolgere degli incolpevoli. Grazie e buona domenica.
Corriere del Conero
il direttore responsabile
Paolo Fileni