Sirolo – È stato deferito in stato di libertà alla Procura, W. W. R. nato in Belgio nel 1972 e residente negli Stati Uniti, coniugato, rappresentante e pregiudicato, per il reato di: atti persecutori (stalking).
L’accusa è stata messa in atto dai carabinieri dando seguito alla denuncia-querela sporta il 6 febbraio scorso dalla moglie dell’uomo, una 43enne arrivata a Sirolo durante le ultime festività natalizie. Le indagini avviate dai militari, hanno permesso di accertare che W. W. R., a seguito di ripetuti maltrattamenti nei confronti della consorte, il 16 dicembre era stato già arrestato dalla Polizia di New York la quale, nello stesso giorno, gli aveva notificato un P.F.A. – protection from abuse – in virtù del quale l’uomo non avrebbe potuto avvicinarsi alla consorte prima del 3 gennaio 2018.

Evidentemente, l’uomo non ha perso tempo. Scaduto il termine fissato dalla polizia Usa, dal 4 gennaio e fino alla data della querela della moglie sporta il 6 febbraio, ha ripreso a molestare la donna con continui e reiterati atti persecutori: un numero spropositato di telefonate ed e-mail i cui contenuti hanno causato alla moglie uno stato perdurante di ansia e paura.
A seguito di un tale comportamento, nella donna si è manifestato un fondato timore per l’incolumità propria e dei suoi familiari, al punto da vedersi costretta a modificare le quotidiane abitudini di vita. E a denunciare il comportamento del marito ai carabinieri di Numana.
I militari, considerati i precedenti e le continue e perduranti molestie dell’uomo, hanno richiesto all’autorità giudiziaria italiana l’applicazione degli stessi provvedimenti adottati nei suoi confronti dai colleghi americani. Una misura cautelare che, una volta concessa, potrà essere notificata al W. W. R. nell’eventualità di un suo futuro ingresso in Italia.
redazionale