Osimo, 10 novembre 2020 – “Nel 2002 l’ingegnere capo del Comune di Osimo veniva licenziato. Sono trascorsi 18 anni ed oggi (solamente oggi, anche se la sentenza pubblicata dal Sindaco è di un anno fa), apprendiamo la definizione di tutta la vicenda giudiziaria con la quale i giudici, quantificando esattamente la somma da corrispondere, hanno confermato che l’ingegnere non poteva essere mandato a casa”.
Maria Grazia Mariani di FdI, Entra così nel merito della vicenda che riguarda il licenziamento dell’ing. Mazzocchini da funzionario capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Osimo.

“Non voglio pensare al dramma vissuto in tutti questi anni dal lavoratore per l’ingiustizia ed il conseguente danno all’immagine subiti, con una carriera distrutta che mai potrà essere ripagata – continua la Mariani – Analizziamo però i costi. Me ne ero occupata già in Consiglio comunale.
La prima sentenza risale al 2004, quando il sindaco Pugnaloni era assessore al Bilancio con l’Amministrazione Latini. Sono stati già pagati almeno 200mila euro a cui si aggiungono quelli liquidati con l’ultima sentenza (circa 200mila euro, ndr). Pugnaloni ed il PD non hanno mai voluto riconoscere il debito fuori bilancio, come la norma imporrebbe, perché sanno che in tal caso sono costretti ad inviare tutto alla Corte dei Conti. Se ne sono guardati bene dal farlo! Così nessun giudice indagherà su eventuali responsabilità erariali con la logica conseguenza che quegli esborsi rimarranno esclusivamente a carico delle tasche degli osimani”.
Un atteggiamento, quello del PD, che la Mariani dice essere lo stesso messo in atto per i lavoratori irregolari alla Asso.
“Ricordate i due verbali dell’Ispettorato del lavoro? Circa 600mila euro la somma richiesta tra contributi non versati e sanzioni. Anche in questo caso la vicenda è in finita in tribunale e la Asso, quindi gli osimani, ha già pagato diverse decine di migliaia di euro. Non si conosce l’importo esatto, ad oggi, almeno un centinaio di migliaia di euro: la vicenda giudiziaria non è terminata. Mi auguro che le opposizioni in Consiglio comunale facciano luce anche su questo triste episodio”.
In conclusione, la Mariani chiama in causa le Liste Civiche e grida all’inciucio: “Ciò che è sicuramente certo è che in entrambi i casi è coinvolto il governo delle Liste Civiche. Il PD e Pugnaloni, salvo timidi e sporadici spot, hanno sempre tenuto riservate le due vicende e quindi l’ammontare dei costi sostenuti. Per tutelare chi? Perdonatemi se mi viene da pensare all’inciucio PD – Udc – Liste Civiche! Oggi più che mai”.
Sul licenziamento illegittimo dell’ing. Mazzocchini interviene anche il PD Osimano che in una nota spiega:
“I cittadini osimani pagano a caro prezzo gli errori del passato! Facciamo un piccolo riassunto di quanto ci è costato quel provvedimento illegittimo. Già un anno fa il PD Osimo aveva presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per fare piena luce sulla vicenda.
Aggiorniamo ora i calcoli alla luce dell’ultima sentenza che condanna il Comune al pagamento delle spese processuali.
- 108.966 euro di risarcimento danni già pagati
- 146.459 euro di risarcimento ancora da erogare
- 34.857 euro stimati di contributi previdenziali
- 12.449 euro stimati di Irap
- 71.531euro di rimborso spese legali della controparte
- 54.156 euro + Iva e Cap
per un totale di circa 450 mila euro.
Soldi degli osimani che potevano essere spesi diversamente per servizi al cittadino, nel sociale, sport, cultura, manutenzione e sicurezza del territorio. La parte lesa quindi oltre all’ing. Mazzocchini, è costituita da tutti i cittadini di Osimo che subiscono un evidente danno patrimoniale da questa vicenda”.
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