Castelfidardo – Ieri sera i Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con ulteriore applicazione del braccialetto elettronico – emessa il 18 novembre scorso dal Gip – arrestando il pluripregiudicato extracomunitario B.H., nato nel 1980 in Marocco, residente a Castelfidardo, coniugato, nullafacente.

B.H., soggetto ritenuto socialmente pericoloso e considerato ladro seriale, è stato rintracciato nei pressi della propria abitazione mentre era intento a rincasare. Il provvedimento, il reato è la tentata rapina, è scaturito dalle indagini espletate in relazione al tentato furto e rapina consumato dallo stesso nell’abitazione di un giovane 41enne fidardense, avvenuto il 12 novembre scorso.
Nello specifico, il pregiudicato marocchino veniva sorpreso e bloccato dal 41enne mentre frugava all’interno del suo garage. Nei fatti, impedendogli di scappare e di aprirlo dall’interno. Il malvivente, nel tentativo di fuggire, lo aggrediva. Ne nasceva una colluttazione finché il ladro riusciva a svincolarsi e a fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Le successive indagini condotte dai carabinieri di Castelfidardo, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo e grazie alla collaborazione della vittima, consentivano di identificare il delinquente e di raccogliere sul suo conto gravi indizi di colpevolezza: nel cercare la fuga, il ladro aveva dimenticato nel garage il suo giubbotto e il cappello di lana.
Oltre al fatto che la vittima 41enne proprietaria del garage, coraggiosamente, era riuscito a scattare alcune foto al pregiudicato. Identificato e arrestato il malfattore, la perquisizione nella sua abitazione permetteva di recuperare tutta la refurtiva (valore circa 500 euro), che lo stesso aveva sistemato in un sacco di plastica e nascosto in cantina, sotto una catasta di legna.
Oltre ai domiciliari e al braccialetto elettronico, per B.H. è stata inoltrata la misura di prevenzione dell’Avviso Orale.
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