L‘estate sta per salutarci ma è ancora fresco il ricordo delle serate organizzate dall’Associazione Clorofilla al Teatro di Paglia Mareverde di Numana.
Situato in via Mareverde vicino alla rotatoria del Villaggio Taunus, il teatro è stata la location di numerosi eventi artistici e ricreativi che hanno arricchito il calendario estivo del Comune di Numana.
L’associazione Clorofilla nasce nel 2014 da un’idea di Marco Paoletti, noto parrucchiere di Marcelli, e la sua ragazza Ilaria Rinaldi, giardiniera del Comune di Osimo, che insieme volevano realizzare un orto-giardino dove coltivare con altri appassionati piante autoctone con metodi naturali e biologici. L’intento era quello di far diventare l’orto-giardino un punto d’incontro per i ragazzi del paese e una location originale per turisti e studenti in visite scolastiche.
L’Associazione, che ad oggi conta circa una ventina di iscritti, si è poi evoluta come contenitore di idee e iniziative volte a diffondere non solo la cultura rurale e ambientale, ma anche il senso di comunità che a Numana, in particolare tra i giovani, si sta perdendo a causa di mancanza di proposte coinvolgenti.
Nell’estate 2015 nasce il Teatro di Paglia “Mareverde”, che deve il suo nome alle balle di paglia provenienti dalla filiera agro-alimentare Terre del Conero, nell’appezzamento di terra dove Marco Paoletti coltiva il suo piccolo orto con tecniche naturali e innovative.
Una location insolita che ha ospitato durante le scorse settimane numerosi musicisti, attori e performer e che dimostra ancora una volta il forte legame tra l’Associazione Clorofilla, la natura e il territorio.
Il Teatro di paglia è stato realizzato in collaborazione con lo studio di progettazione sostenibile Archética di Camerano e Fossombrone, che si occupa di progettazione di edifici bio-sostenibili innovativi utilizzando appunto la paglia e la terra cruda come alternativa ai materiali edilizi tradizionali.
All’inizio di ogni estate 120 balle da fieno vengono sistemate per formare un comodo, quanto inconsueto auditorium: il vero protagonista delle serate targate “Clorofilla”, in un contesto surreale lontano dai rumori e dagli eccessi della riviera affollata dei turisti.
La connessione con la natura e il relax sono gli ingredienti di ogni iniziativa, a cui si aggiungono creatività, divertimento e sostenibilità.
La novità dell’estate 2016 è stata la cupola geodetica realizzata con le canne di bambù e utilizzando il giunto reciproco di Leonardo.
Con un’altezza di 4,80 metri, un diametro di 12 e 190 canne, è la più grande d’Italia ed è stata costruita in un solo giorno da 20 volontari nell’ambito del workshop teorico-pratico tenuto a giugno dall’illustre architetto Biagio Di Carlo, esperto di fama internazionale in strutture spaziali, scienza del design e cupole geodetiche. Di Carlo ha illustrato a esperti del settore e non, le maggiori tecniche dell’auto-costruzione fornendo ai partecipanti tutte le conoscenze necessarie per ripetere l’esperienza in autonomia.
Oltre alle opere di fotografi e illustratori, la cupola ha ospitato laboratori di archeologia sperimentale, e vari corsi dal sapore eco-sostenibile tra cui eco-printing con le piante del Conero, pittura con i colori naturali; “Serigrafia di luna piena”; manipolazione della creta.
Grande spazio è stato dedicato anche agli eventi olistici che hanno armonizzato corpo e spirito con pratiche yoga, meditazioni e bagni sonori con strumenti armonici.
Il Teatro di paglia è stata una magnifica esperienza anche per i più piccoli, ai quali si rivolgono molti degli eventi organizzati dall’Associazione Clorofilla, con lo scopo di avvicinarli in modo divertente al mondo rurale e alla natura.
Sono stati proprio loro ad aver realizzato i Guardiani dell’Orto Mareverde, un gruppo di spaventapasseri buffi e colorati, costruiti durante una piccola gara di fantasia in un pomeriggio di luglio in collaborazione con il Centro Infanzia ‘I Sette Nani’.
L’autunno è alle porte e tra non molto le balle di fieno, gli spaventapasseri e la cupola geodetica verranno rimossi e lasceranno spazio alla terra che si rigenererà con il freddo dell’inverno.
Tuttavia, tante idee stanno già prendendo forma per rendere il prossimo calendario invernale ricco di incontri tra cultura, ambiente e territorio, nella consapevolezza che un mondo migliore migliora anche noi.